Un gruppo di una ventina di persone ha fatto irruzione questa mattina nel Carrefour Express situato nel centro storico dell’Aquila, causando momenti di tensione tra clienti e personale. I manifestanti hanno esposto striscioni e indossato sudari di stoffa bianca macchiata di vernice rossa, simulando sangue, per denunciare presunte collusioni del supermercato con il sistema economico israeliano. L’intervento ha bloccato temporaneamente l’attività del negozio e creato disagio tra i presenti, alcuni dei quali erano bambini.
Dettagli dell’irruzione e modalità della protesta
La protesta si è svolta nella tarda mattinata all’interno di uno dei punti vendita Carrefour Express nel cuore dell’Aquila. Il gruppo, composto da circa venti manifestanti, ha usato simboli forti per attirare l’attenzione sul presunto coinvolgimento della catena con il sistema israeliano, accusato dai manifestanti di pratiche colonialiste e di apartheid. A guidare il flashmob è stata la scelta di striscioni con scritte a favore della causa palestinese, insieme a sudari impregnati di vernice rossa, usati per simulare ferite e sangue.
Gesti simbolici e impatto sull’attività del supermercato
Questi gesti, secondo i manifestanti, dovevano rappresentare un corteo funebre ed un grido contro quello che è stato definito un “genocidio a Gaza”. All’interno del supermercato, l’azione ha avuto una durata breve ma significativa, paralizzando le normali attività e creando timori tra i clienti in coda, anche fra i più piccoli presenti. I manifestanti hanno assicurato di non aver compiuto atti di violenza fisica, ma è stato segnalato il lancio di oggetti e insulti diretti ai dipendenti, un episodio che ha innalzato ulteriormente la tensione.
Ruolo dell’imprenditore de angelis e le reazioni alla protesta
Marcello De Angelis, proprietario della storica Bottega da Marcello e da poco gestore del Carrefour Express coinvolto nella protesta, ha condiviso quanto accaduto sui social media. Ha denunciato l’interruzione forzata dell’attività e la reazione preoccupata dei dipendenti e dei clienti. De Angelis è ormai un punto di riferimento importante per il commercio locale, essendo attivo nel centro storico dall’anno scorso, e la sua presenza sottolinea la portata dell’incidente in termini economici e di immagine per la zona.
Contesto politico e campagna BDS
Il gesto dei manifestanti è legato alla campagna internazionale lanciata da movimenti come BDS, che chiedono boicottaggio, disinvestimenti e sanzioni contro entità considerate complici delle politiche israeliane. Secondo il gruppo coinvolto nella protesta, l’azione del Carrefour mirava a sottolineare la partecipazione indiretta alle violenze in atto in Medio Oriente.
Polizia e carabinieri si sono subito presentati sul posto per contenere la situazione e garantire la sicurezza dei presenti. La direzione del supermercato ha annunciato che presenterà denunce legali per quanto accaduto, viste le conseguenze dell’irruzione sulle attività e sulle persone.
Reazioni politiche locali e tensioni in città
A poche ore dall’evento, diverse forze politiche dell’Aquila hanno preso posizione. Fratelli d’Italia ha espresso una nota di solidarietà verso i clienti coinvolti e verso l’imprenditore De Angelis, sottolineando come la protesta abbia violato il principio stesso di libertà e democrazia. La polemica è stata definita paradossale, considerato che la manifestazione si è svolta proprio in una data simbolica che celebra quei valori.
Anche Forza Italia ha criticato la modalità scelta dai manifestanti, esprimendo preoccupazione per il disagio creato ai cittadini e la deriva di episodi simili, che rischiano di turbare il vivere quotidiano della comunità.
Dibattito e prospettive future
Il dibattito resta acceso nella cittadina abruzzese, tra chi difende la libertà di espressione e chi evidenzia la necessità di evitare tensioni che si riflettono negativamente sul commercio e sulla socialità nel centro storico.
Le prossime settimane saranno decisive per capire se il caso condurrà a nuove iniziative o a un rafforzamento delle misure di sicurezza nei punti vendita dell’Aquila. L’attenzione resta alta dopo un episodio che ha coinvolto non solo il tessuto economico, ma anche il clima sociale della città.