Protesta dei lavoratori della rete di imprese per servizi di pulizia negli ospedali di Latina

Protesta dei lavoratori della rete di imprese per servizi di pulizia negli ospedali di Latina

Dipendenti delle aziende di pulizia ospedaliera a Latina protestano per il mancato pagamento degli stipendi, chiedendo un intervento urgente delle istituzioni per risolvere la crisi e garantire i diritti dei lavoratori.
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Protesta dei lavoratori della rete di imprese per servizi di pulizia negli ospedali di Latina - Gaeta.it

Nella mattinata di oggi, i dipendenti delle aziende della Rete temporanea di imprese, vincitrice dell’appalto per i servizi di pulizia e sanificazione degli ospedali nella provincia di Latina, si sono riuniti in un sit-in sotto il palazzo della Prefettura. La ragione di questa mobilitazione è il non rispetto dei pagamenti degli stipendi, in particolare quello di gennaio. Mentre la ASL afferma di aver onorato tutte le fatture, i rappresentanti dei lavoratori denunciano una situazione di stallo e arretrati salariali considerevoli.

I motivi della protesta degli operatori sanitari

Il malcontento tra i lavoratori è palpabile e giustificato. I dipendenti, che assicurano la pulizia e la sanificazione in strutture sanitarie fondamentali, non hanno ricevuto lo stipendio di gennaio. Gianfranco Cartisano, rappresentante della Uiltucs, ha espresso il suo disappunto sottolineando che la vera questione riguarda il benessere e i diritti dei lavoratori, spesso vittime di dinamiche aziendali poco chiare. “In mezzo ci sono i lavoratori”, ha dichiarato Cartisano, evidenziando come al centro del dibattito ci siano persone con famiglie e bisogni economici da soddisfare.

Questa situazione non è isolata, ma rappresenta un’onda che sta investendo un settore già colpito da difficoltà logistiche e organizzative. La mancanza di pagamento può portare a seri problemi economici per i lavoratori, alimentando un clima di tensione e sfiducia sia nei confronti delle aziende coinvolte sia delle istituzioni sanitarie.

I rappresentanti sindacali hanno messo in luce questa complessa situazione, affermando che la collaborazione tra i diversi attori è fondamentale per arrivare a una risoluzione positiva. Il timore è che l’assenza di fondi possa riversarsi negativamente anche sulla qualità dei servizi erogati nelle strutture sanitarie, un aspetto cruciale considerando l’importanza della salute pubblica.

L’incontro con la prefetta di Latina

Alle ore 11.00, i rappresentanti delle sigle sindacali, tra cui CGIL, CISL, UIL di Categoria, Confail e Cisal, sono stati ricevuti dalla prefetta Vittoria Ciaramella. L’incontro si è concentrato sulla situazione dei lavoratori e sulla necessità di una rapida soluzione alla vertenza. Durante la riunione, i sindacati hanno illustrato le problematiche riscontrate e hanno chiesto maggiore attenzione da parte delle autorità per trovare una via d’uscita a questa crisi.

I sindacati presenti hanno messo in evidenza il fatto che i ritardi nel pagamento degli stipendi possono compromettere non solo le condizioni di vita dei lavoratori, ma anche la stabilità dell’intero settore dei servizi, già messo a dura prova dall’emergenza sanitaria. In questo contesto, la figura della prefetta diventa cruciale per mediare tra le esigenze dei lavoratori e la posizione delle aziende e della ASL.

Dopo la discussione, si attende una risposta concreta dalle Istituzioni e dalle aziende coinvolte, affinché si possa superare questa impasse e garantire gli stipendi dovuti ai lavoratori, per non alimentare ulteriori tensioni.

Le voci dei sindacati sul campo

Durante la protesta, diversi rappresentanti sindacali hanno espresso la loro preoccupazione riguardo al futuro del settore. Luca De Zolt della Filcams CGIL ha ribadito l’urgenza della situazione, affermando che i lavoratori non possono essere lasciati soli. La sua richiesta è chiara: serve un intervento immediato da parte delle autorità, affinché ogni dipendente riceva quanto gli spetta.

Alessandro Le Foche della Fiscacat CISL ha aggiunto che la mancanza di comunicazione e di chiarezza tra le parti è uno degli elementi che ha portato a questa situazione. La necessità di un dialogo aperto è fondamentale per evitare ulteriori fraintendimenti e per garantire diritti e doveri dei lavoratori.

L’unità e la determinazione dei sindacati, insieme alla mobilitazione dei lavoratori, rappresentano strumenti fondamentali per far sentire la propria voce in un sistema che, a volte, sembra dimenticare le esigenze dei più vulnerabili. La speranza è che questo confronto possa portare a una risoluzione tempestiva e soddisfacente per tutti.

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