Protesta silenziosa contro la proiezione di docufilm sugli eventi in Ucraina a Udine

Protesta silenziosa contro la proiezione di docufilm sugli eventi in Ucraina a Udine

A Udine, l’associazione Ucraina Friuli ha organizzato una manifestazione silenziosa contro la proiezione di docufilm di Russia Today, denunciando la propaganda russa e difendendo il diritto a una narrazione veritiera.
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Protesta silenziosa contro la proiezione di docufilm sugli eventi in Ucraina a Udine - Gaeta.it

Oggi a Udine si è svolta una manifestazione silenziosa organizzata dall’associazione Ucraina Friuli, in opposizione alla presentazione di due docufilm realizzati da Russia Today, intitolati “I bambini del Donbass” e “Maidan: la strada verso la guerra”. L’evento si è tenuto presso l’hotel Là di Moret e ha visto la partecipazione di circa ottanta persone, che si sono ritrovate per un sit-in silenzioso in concomitanza con la proiezione delle opere.

Dettagli della manifestazione

Con bandiere e striscioni che recitavano frasi come “Pace giusta per l’Ucraina!” e “La democrazia va difesa ora e sempre”, i manifestanti hanno voluto esprimere il loro dissenso in modo pacifico. La presidente di Ucraina Friuli, Viktoria Skyba, ha chiarito le ragioni di questa protesta, affermando che l’azione è stata “doverosa” in rispetto per le molteplici vittime del conflitto in Ucraina. Skyba ha sottolineato come la diffusione di materiali considerati propaganda russa non solo avvenga in un contesto problematico, ma sia anche vietata in Europa secondo il regolamento europeo.

L’associazione ha denunciato il fatto che, se in passato le proiezioni di questo tipo avvenivano in ambienti marginalizzati, ora ci sia una maggiore legittimazione da parte di alcune figure politiche, evocando un clima preoccupante per la democrazia e la verità storica in Europa. La manifestazione è quindi un richiamo affinché venga rispettato il diritto a una rappresentazione giusta e veritiera degli eventi che stanno colpendo l’Ucraina.

Riscontro alla proiezione dei docufilm

Dall’altra parte, Ugo Rossi, consigliere comunale di Trieste e uno dei promotori dell’evento, ha comunicato che la proiezione ha attratto oltre 200 partecipanti, con più di 100 persone in lista d’attesa che non sono riuscite ad entrare. Rossi ha sottolineato l’importanza della libertà di espressione e di pensiero, citando l’articolo 21 della Costituzione. Ha affermato che il convegno non ha come scopo quello di servire da strumento di propaganda, ma di presentare un punto di vista alternativo sugli eventi in Ucraina, ricercando un dibattito aperto e costruttivo.

Al termine delle proiezioni, i partecipanti sono stati invitati a un dibattito, dove le opinioni avrebbero potuto emergere in un contesto di dialogo. Questa situazione evidenzia la tensione crescente attorno al tema della libertà di espressione e di come le narrazioni storiche possano incrociarsi in modi completi.

Le posizioni espresse da entrambi i lati della questione mettono in evidenza il delicato equilibrio fra il diritto alla libertà di parola e la responsabilità etica nel trattare temi così complessi e dolorosi, specialmente in un periodo segnato da conflitti armati e sofferenze umane.

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