A Bologna, la tensione sociale è tornata a farsi sentire, con alcuni collettivi universitari che hanno deciso di occupare per l’intera giornata Palazzo Hercolani, sede del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali e Sociologia. Questa azione è stata organizzata per contestare il Disegno di Legge sicurezza attualmente in discussione, creando un collegamento con la manifestazione prevista a Roma il 14 dicembre. A darne notizia è stato il collettivo Luna, che ha reso noti i dettagli delle attività organizzate durante la giornata, evidenziando l’intento di coinvolgere non solo gli studenti, ma anche la cittadinanza.
Le attività dell’occupazione
Dopo una conferenza stampa che ha avuto luogo in tarda mattinata, il collettivo ha illustrato il programma della giornata. È stata indetta una riunione per gestire l’occupazione di Palazzo Hercolani, seguita da un pranzo collettivo, elemento che sottolinea l’importanza della socialità in un contesto di protesta. Nel primo pomeriggio, è previsto un momento informativo dedicato al Ddl sicurezza e alla riforma Bernini, due argomenti che stanno sollevando un acceso dibattito tra studenti e attivisti. Queste sessioni informative mirano a chiarire gli aspetti controversi della legislazione, oltre a illustrare come queste scelte politiche possano incidere sulla vita quotidiana degli studenti e sulla società in generale.
La giornata si concluderà con un’assemblea alle 18.30, un appuntamento importante per fare il punto sui temi trattati e raccogliere spunti e suggerimenti dai partecipanti. La musica e momenti di socialità accompagneranno la serata, creando un’atmosfera di comunità e di condivisione tra gli aderenti al collettivo.
Adesione allo sciopero generale
Il collettivo Luna non si ferma qui; ha annunciato la propria adesione allo sciopero generale previsto per il giorno successivo. Questo segnale forte di mobilitazione è un chiaro esempio della determinazione degli studenti a far sentire la propria voce anche al di fuori dei confini dell’università . La partecipazione a eventi come lo sciopero generale consente di ampliare le rivendicazioni e di consolidare i legami tra le varie realtà sociali ed economiche che condividono le stesse preoccupazioni riguardo al Ddl sicurezza e alle sue implicazioni.
Attraverso la mobilitazione e la partecipazione attiva, i collettivi universitari stanno cercando di costruire una piattaforma di dialogo e confronto con le istituzioni, invitando alla riflessione su temi di grande rilevanza sociale. Questa strategia di azione collettiva rappresenta un tentativo di mettere in luce le problematiche emerse con l’introduzione della legge, esprimendo così un disaccordo verso le politiche ritenute opprimenti e poco rispettose della libertà individuale. La crescita dell’interesse e della partecipazione nei movimenti di protesta è un segno evidente della volontà di non rimanere in silenzio di fronte a decisioni legislative che potrebbero avere un impatto duraturo sulla società .
Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Sara Gatti