Proteste a Pescara contro l’abbattimento selettivo di cervi: tensioni e posizioni politiche

In Abruzzo, l’abbattimento selettivo di 469 cervi ha scatenato proteste e un contenzioso legale, con associazioni e politici che contestano la decisione della Giunta regionale per mancanza di dati scientifici.
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Proteste a Pescara contro l’abbattimento selettivo di cervi: tensioni e posizioni politiche - Gaeta.it

In Abruzzo, la questione dell’abbattimento selettivo di cervi ha sollevato un acceso dibattito pubblico, culminato in una manifestazione a Pescara. Associazioni ambientaliste, animaliste e rappresentanti di partiti d’opposizione si sono riuniti in piazza per contestare la recente delibera approvata dalla Giunta regionale guidata da Marco Marsilio, che prevede l’eliminazione di 469 cervi. Questa decisione ha innescato non solo proteste ma anche l’apertura di un contenzioso legale davanti al Consiglio di Stato.

Le motivazioni dietro la delibera della Giunta regionale

La Giunta Marsilio ha giustificato l’abbattimento selettivo dei cervi sulla base di preoccupazioni riguardanti la sicurezza stradale e i danni all’agricoltura. L’avvocato Michele Pezzone, rappresentante della Lega in Difesa degli Animali, ha chiarito che il dibattito non si limita ai danni economici ma si estende al principio di precauzione e alla tutela degli animali. La decisione dei giudici del Tar, che ha dato il proprio avallo, ha suscitato vivaci polemiche, con molti che denunciano la carenza di dati scientifici a sostegno delle affermazioni fatte dalla Regione.

I dati ufficiali rivelano che l’incidenza degli incidenti stradali causati dall’attraversamento dei cervi è piuttosto bassa, attestandosi attorno allo 0,2%. Ciò ha alimentato l’argomento secondo cui non ci sarebbero ragioni sufficientemente valide per procedere a una simile misura drastica. Il Consiglio di Stato è atteso a pronunciarsi sul ricorso presentato da diverse associazioni, e la sua sentenza, prevista per il 7 novembre, costituirà un momento cruciale per il futuro della controversia.

Mobilitazione e partecipazione

La manifestazione a Pescara ha visto la partecipazione di diversi attivisti e rappresentanti politici, non solo locali ma anche provenienti da regioni vicine come Trentino, Umbria e Toscana. Tra i volti noti presenti alla protesta, si è distinta Erika Alessandrini del Movimento 5 Stelle, la quale ha contestato gli argomenti presentati dalla Giunta, sottolineando che il risarcimento per danni agli agricoltori è stato piuttosto esiguo, meno di 26 mila euro. “Un ammontare troppo esiguo per giustificare una simile mattanza,” ha affermato Alessandrini, delineando così una posizione contraria alla decisione regionale.

Il forte sostegno delle minoranze politiche nella manifestazione è stato ulteriormente enfatizzato dal vicepresidente del Consiglio Regionale, Antonio Blasioli. La petizione lanciata contro il provvedimento ha già raccolto oltre 130 mila firme e continua a mobilitare l’opinione pubblica. Blasioli ha evidenziato il coinvolgimento di vari partiti di minoranza, sottolineando l’importanza di una coalizione rispetto al tema e l’assenza di motivazioni convincenti per procedere all’abbattimento.

Un tema di gestione faunistica e politica

Non è solo una questione di malcontento pubblico; la controversia sull’abbattimento dei cervi tocca anche dinamiche politiche e relazioni con le lobby. Diverse voci all’interno della protesta hanno puntato il dito verso l’alleanza tra la Giunta Marsilio e le associazioni venatorie, suggerendo che questa sia una delle cause alla base del provvedimento. Sono emerse domande sul perché una proposta tanto drasticamente contestata venga comunque mantenuta da un governo regionale.

Il futuro della fauna e della politica faunistica in Abruzzo è dunque al centro di una fase critica. La sentenza del Consiglio di Stato sarà decisiva non solo per i cervi ma potenzialmente anche per il panorama politico regionale. Si tratta di un caso emblematico di come la gestione della fauna selvatica possa sollevare interrogativi complessi riguardo alla governance e alla responsabilità sociale, elementi che dovranno essere prontamente affrontati dalle autorità competenti.

Ultimo aggiornamento il 2 Novembre 2024 da Armando Proietti

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