Proteste a Senigallia per il Ponte Garibaldi: le associazioni chiedono un dibattito pubblico

Proteste a Senigallia per il Ponte Garibaldi: le associazioni chiedono un dibattito pubblico

Cittadini e associazioni di Senigallia manifestano per chiedere un dibattito pubblico sul progetto del Ponte Garibaldi, evidenziando la necessità di coinvolgere la comunità nelle decisioni che influenzano il patrimonio locale.
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Proteste a Senigallia per il Ponte Garibaldi: le associazioni chiedono un dibattito pubblico - Gaeta.it

Oggi, in piazza Roma a Senigallia, si è svolta una manifestazione pacifica, con slogan e striscioni esposti dai cittadini per sollecitare l’apertura di un Consiglio comunale riguardante il progetto del nuovo Ponte Garibaldi. Questo avvenimento ha coinciso con una riunione nell’aula consiliare, dove i politici discussavano la possibilità di coinvolgere la cittadinanza nel dibattito, creando un contrasto tra le decisioni istituzionali e la volontà popolare espressa in strada.

Le voci delle associazioni di tutela

Numerose associazioni, tra cui Italia Nostra, Gruppo Società Ambiente, Confluenze, Archeoclub d’Italia e Amici della foce del fiume Cesano, hanno svolto un ruolo fondamentale nella manifestazione. Questi gruppi hanno rappresentato gli interessi della comunità, chiedendo con fermezza di essere ascoltati, sottolineando la necessità di un ampio dibattito pubblico su un progetto che potrebbe alterare irrimediabilmente il panorama storico e culturale di Senigallia.

Tra i messaggi esposti, alcuni slogan chiari hanno attirato l’attenzione: “Un altro ponte è possibile“, “Sindaco vogliamo parlarne?“, e “9.000 firme lo chiedono“. Questa raccolta firme evidenzia un forte sostegno pubblico contro la realizzazione del Ponte Garibaldi, attestando una diffusa preoccupazione riguardo alla trasparenza e alla partecipazione dei cittadini nelle decisioni che influenzano il patrimonio urbano.

Le associazioni mettono in evidenza l’urgenza di un confronto che possa includere diverse prospettive, esperienze e competenze professionali, al fine di valutare appieno le ripercussioni che il progetto avrà sul tessuto storico della città. La richiesta principale è quella di aprire una discussione non solo per rispettare il diritto di partecipazione civica, ma anche per garantire un approccio informato e responsabile alla gestione del patrimonio locale.

Un futuro da costruire insieme

Nonostante la risposta iniziale della maggioranza di Senigallia, le associazioni e i cittadini non intendono fermarsi. Si sono impegnati a proseguire la loro battaglia, affermando che una gran parte della popolazione condivide le loro preoccupazioni. “La maggioranza dei cittadini senigalliesi la pensa come noi“, hanno dichiarato, evidenziando un forte senso di comunità e di attivismo civico intorno a questa questione.

Il progetto del Ponte Garibaldi rimane al centro di un acceso dibattito, con la speranza che il Comune consideri seriamente le richieste dei cittadini e delle associazioni. Il dialogo aperto potrebbe non solo informare le politiche pubbliche, ma anche rafforzare la fiducia nella governance locale, dimostrando che le istanze dei cittadini possono influenzare direttamente le decisioni amministrative.

L’attenzione ora si concentra su come il Comune risponderà a questa pressione civica, con l’aspettativa che un confronto aperto e inclusivo possa portare a soluzioni che rispettino la storia e l’identità di Senigallia. La strada da percorrere è ancora lunga, ma l’impegno dei cittadini e delle associazioni è chiaro: il futuro della città dipende dalla capacità di unire le forze e di ascoltare le richieste della comunità.

Ultimo aggiornamento il 9 Gennaio 2025 da Sara Gatti

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