Un movimento sempre più forte si fa sentire a Firenze contro gli affitti brevi e il crescente fenomeno dell’overtourism. La recente azione di protesta organizzata dal gruppo Salviamo Firenze per viverci si è svolta in concomitanza con manifestazioni simili in altre città italiane, come Genova, Venezia, Rimini e Milano, segnalando una crescente frustrazione da parte dei residenti. Le strade del capoluogo toscano sono state ‘impacchettate’ con nastro adesivo giallo e nero, riportante la scritta “Rimozione forXata”, segnando un forte dissenso verso la gestione crescente del settore turistico e degli affitti a breve termine.
La normativa sugli affitti brevi e la sua applicazione
Poco più di un mese fa, il Ministero dell’Interno aveva chiarito che i dispositivi di accesso per affitti brevi, come tastierini e scatolette porta chiavi, non sono legittimi per l’uso nelle città italiane, a meno che non ci sia un’accoglienza personalizzata. Massimo Torelli, membro di Salviamo Firenze per viverci, sottolinea come a Firenze siano stati assunti impegni per eliminare questi strumenti, ma fino ad ora l’implementazione è rimasta limitata. La mancanza di interventi concreti ha creato un clima di disillusione tra i residenti, che vedono la loro città trasformarsi in una mera meta turistica, a discapito della comunità.
Secondo Torelli, il 1° gennaio 2025 segnerà un punto cruciale per i proprietari di appartamenti in affitto breve, poiché dovranno esporre un codice identificativo accanto al campanello. Fino ad oggi, solo il 5% degli affitti brevi risulta conforme a questa normativa. Inoltre, i proprietari devono rispettare requisiti di sicurezza, tra cui la presenza di estintori e rilevatori di gas e monossido di carbonio, ma la realtà attuale sembra ancora distante da questa normativa.
Il coinvolgimento della comunità e le azioni future
L’azione notturna ha interessato numerose strade fiorentine, tra cui via di Mezzo, via Fiesolana e piazza de’ Ciompi, dimostrando un forte attaccamento della comunità fiorentina alla città e alla salvaguardia dei suoi spazi. I membri di Salviamo Firenze hanno evidenziato che la situazione attuale mette a rischio non solo il patrimonio culturale ma anche l’economia locale, poiché moltissimi esercizi commerciali chiudono per via della concorrenza sleale creata dagli affitti brevi.
Con sanzioni che entreranno in vigore il 1° gennaio e un possibile aumento dei controlli, la protesta ha dichiarato la propria intenzione di proseguire fino a quando non si vedranno risultati tangibili. I residenti di Firenze chiedono di affrontare la crescente bolla immobiliare che sta colpendo la città. Stavano sparendo non solo attività storiche, ma anche la possibilità di vivere e vivere in un ambiente urbano che tutti considerano parte della propria casa.
La lotta dei residenti si sta trasformando in un simbolo di resistenza verso una cosiddetta “turistificazione” della città, dove ogni giorno si configurano nuove sfide per mantenere l’integrità e l’identità di Firenze come comunità viva. La strada da percorrere è ancora lunga e richiede un impegno collettivo forte, ma i cittadini sembrano pronti a combattere per la loro casa e il loro stile di vita.
Ultimo aggiornamento il 28 Dicembre 2024 da Marco Mintillo