Proteste studentesche in Serbia: manifestazioni davanti alle sedi Rts e Rtv

Proteste studentesche in Serbia: manifestazioni davanti alle sedi Rts e Rtv

Studenti serbi protestano a Belgrado e Novi Sad contro i media pubblici, accusati di parzialità. Le manifestazioni evidenziano tensioni tra diritto all’informazione e libertà di espressione in Serbia.
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Gli studenti serbi stanno protestando a Belgrado e Novi Sad contro i media pubblici, accusati di fornire un'informazione parziale sulle loro iniziative. Le manifestazioni hanno attirato l'attenzione per le tensioni tra diritto all'informazione e diritto di manifestare, con il direttore di Rtv che ha definito i manifestanti come "terroristi". La mobilitazione studentesca evidenzia un crescente attivismo civico in Serbia, - Gaeta.it

Da qualche giorno, gli studenti serbi si stanno mobilitando a Belgrado e Novi Sad, dove continuano le manifestazioni di protesta davanti alle sedi delle emittenti Rts e Rtv. Il motivo della contestazione è l’accusa, rivolta ai media pubblici, di non fornire un’informazione imparziale e completa riguardo alle iniziative del movimento studentesco. Gli eventi stanno attirando l’attenzione, non solo per la loro rilevanza locale, ma anche per le implicazioni più ampie che travalicano i confini nazionali.

Le manifestazioni a Belgrado e Novi Sad

Le manifestazioni hanno raggiunto un’intensità notevole, con gli studenti che si sono radunati davanti alle sedi di Rts a Belgrado e Rtv a Novi Sad. Questi eventi sono stati accompagnati da forti applausi da parte dei dimostranti, in particolare quando Rts ha deciso di andare in onda con un’edizione straordinaria del notiziario, segnalando la presenza dei manifestanti. Tuttavia, la speaker della trasmissione ha invitato i giovani a interrompere la protesta, etichettandola come “illegale e non autorizzata”, affermando che stava ostacolando l’operato dei giornalisti e del personale. Questa tensione tra il diritto all’informazione e il diritto di manifestare è al centro del dibattito pubblico in Serbia.

La situazione all’interno delle redazioni

La presenza degli studenti davanti le sedi Rts e Rtv ha creato non pochi disagi. I manifestanti stanno ostacolando l’uscita dei giornalisti, impedendo loro di svolgere il proprio lavoro. Da parte sua, il direttore generale di Rtv ha usato toni molto severi, parlando di “terroristi” travestiti da studenti, sottolineando un’incomprensione profonda tra i due gruppi. Questa definizione mette in luce non solo le divisioni ideologiche, ma anche il clima di conflitto che permea il dibattito pubblico in questi giorni.

Copertura mediatica e reazione del pubblico

Nelle ultime settimane, la copertura delle proteste da parte di Rts sembra essere aumentata, in risposta alle pressioni degli studenti. Il notiziario ha cominciato a dare maggiore rilievo agli eventi di protesta, inclusa la notizia di un gruppo di 80 universitari in bicicletta, partiti da Novi Sad e diretti a Strasburgo. Questo viaggio attraversa diversi Paesi europei, tra cui Ungheria, Slovacchia, Austria e Germania. Una volta arrivati a Strasburgo, gli studenti intendono presentare le proprie richieste alle istituzioni europee, mettendo ulteriormente in evidenza le loro istanze.

La stretta osservazione del comportamento dei media e la crescente mobilitazione studentesca stanno suggerendo una fase di maggiore attivismo civico in Serbia. I giovani, attraverso queste manifestazioni, cercano non solo di rivendicare il diritto a un’informazione corretta, ma anche di stimolare un dialogo più ampio sulla libertà di stampa e sui diritti civili nel paese.

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