Protocollo per la salvaguardia delle risorse idriche: un accordo tra Comune, Provincia e Brianzacque

Protocollo per la salvaguardia delle risorse idriche: un accordo tra Comune, Provincia e Brianzacque

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Protocollo per la salvaguardia delle risorse idriche: un accordo tra Comune, Provincia e Brianzacque - Gaeta.it

La riduzione degli sprechi d’acqua potabile è diventata una priorità per diverse amministrazioni, specialmente in un contesto climatico in continua evoluzione. A Monza, un nuovo protocollo di cinque anni è stato siglato tra il Comune, la Provincia e la società Brianzacque, con l’obiettivo di promuovere una gestione più responsabile delle risorse idriche, riducendo il consumo di acqua potabile in favore di alternative più sostenibili.

Storia dell’acquedotto di Monza e l’importanza dell’acqua potabile

La storia dell’acquedotto di Monza risale all’inizio del XX secolo. Il progetto per la fornitura di acqua potabile ha avuto inizio nel 1905, con un’attenta ricerca delle fonti idriche. Dopo anni di studi e di attesa, i lavori sono stati avviati e l’acquedotto è stato ufficialmente inaugurato il 24 maggio 1924. Oggi, la rete idrica si estende per 276 chilometri, ha raggiunto traguardi significativi, come la distribuzione di 14 milioni di metri cubi d’acqua potabile nell’ultimo anno, ma non senza problematiche legate allo spreco e alla gestione delle risorse.

L’acqua potabile è una risorsa preziosa, spesso utilizzata anche per scopi diversi dal consumo umano, come il lavaggio delle strade e l’irrigazione delle aree verdi. Questa pratica, sebbene necessaria, ha sollevato interrogativi sulla sostenibilità e sull’appropriata gestione delle risorse idriche disponibili, in un periodo in cui il rischio di stress idrico è divenuto una realtà concreta.

L’accordo per la gestione sostenibile delle risorse idriche

L’accordo firmato dal Comune, dalla Provincia e da Brianzacque rappresenta una risposta concreta a queste necessità. L’obiettivo centrale del protocollo è di incentivare l’utilizzo di risorse idriche non potabili, come le acque provenienti da pozzi non utilizzabili per il consumo umano e quelle trattate dal depuratore di San Rocco. Queste risorse saranno utilizzate per irrigazione e lavaggio strade, sollevando così la pressione sull’acqua potabile.

Il Comune si impegna anche a una progressiva de-impemeabilizzazione del territorio, in particolare durante i lavori di rifacimento di strade e piazze, puntando a nuove infrastrutture verdi per una gestione più efficiente delle acque meteoriche. Inoltre, è prevista una campagna informativa, volta a sensibilizzare i cittadini sulla corretta gestione dell’acqua e sui rischi legati agli sprechi.

Sfide e opportunità nella gestione delle risorse idriche

La situazione idrica di Monza ha mostrato chiaramente la necessità di tali misure. Come riportato dall’assessore all’Ambiente, Giada Turato, l’anno passato la città ha affrontato una crisi idrica che ha reso necessario un divieto temporaneo di irrigazione per aree verdi e impianti sportivi. Analogamente, gli effetti delle forti piogge della scorsa estate hanno messo in evidenza la vulnerabilità del sistema di gestione delle acque.

La Provincia giocherà un ruolo cruciale come autorità competente nelle procedure di autorizzazione per i pozzi e nei processi di verifica legati al protocollo. Brianzacque, da parte sua, è impegnata nella realizzazione di nuovi pozzi in aree strategiche per garantire la disponibilità ma non per il consumo umano diretto, amplificando l’ottimizzazione dell’uso delle risorse.

Enrico Boerci, presidente di Brianzacque, ha sottolineato non solo l’importanza degli investimenti in infrastrutture, ma anche quelle che mirano a un uso consapevole e responsabile di questa risorsa limitata. L’implementazione di questo protocollo si presenta come un passo avanti significativo verso una maggiore sostenibilità nella gestione dell’acqua, fondamentale per il benessere della comunità di Monza.

  • Donatella Ercolano

    Donatella Ercolano è una talentuosa blogger che collabora con il sito Gaeta.it, dove si occupa principalmente di temi culturali e sociali. Originaria di Napoli, Donatella ha portato il suo amore per la cultura e la società fino a Gaeta, dove ha trovato un'audience dedicata e interessata. Con una formazione accademica in Sociologia, la sua analisi sui fenomeni sociali attraverso la lente dei media è acuta e ben argomentata. Nelle sue pubblicazioni, Donatella affronta argomenti vari come l'evoluzione culturale, l'impatto delle tecnologie sulla società, e le questioni di genere, sempre con uno stile chiaro e provocatorio. La sua capacità di rendere temi complessi accessibili e intriganti ha fatto di lei una voce molto seguita e rispettata su Gaeta.it.

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