Puglia in primavera: boom di turisti, prezzi in crescita e trasporti messi a dura prova

Puglia in primavera: boom di turisti, prezzi in crescita e trasporti messi a dura prova

La primavera 2025 in Puglia registra un boom turistico con strutture quasi al completo e eventi diffusi, ma emergono criticità nei trasporti e nell’applicazione delle norme di accoglienza, soprattutto nei bed & breakfast.
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La primavera 2025 vede un boom turistico in Puglia con strutture quasi al completo e forte crescita dei bed & breakfast, ma emergono criticità legate ai trasporti e ai costi di soggiorno. - Gaeta.it

La primavera 2025 porta in puglia una massiccia affluenza di turisti, con strutture ricettive quasi al completo e manifestazioni pronte a coinvolgere visitatori da diverse parti d’italia e dall’estero. L’andamento del turismo segna numeri rilevanti, ma accanto a questo successo emergono criticità legate ai trasporti e ai costi di soggiorno che stanno mettendo a dura prova chi sceglie di trascorrere le vacanze in regione.

La voglia di puglia spinge strutture ricettive verso il tutto esaurito

Per il periodo di pasqua fino al 4 maggio, la puglia si presenta con una proposta turistica ampia e articolata. L’offerta spazia tra lidi balneari già aperti, centri benessere attrezzati e una serie di eventi culturali e musicali nelle città d’arte. Secondo i dati di confindustria, il 70% degli alberghi è già pieno, confermando così una domanda molto elevata.

Anche le strutture agrituristiche segnalano il tutto esaurito, nonostante un aumento generale dei prezzi. Questo settore, che nel 2023 ha prodotto più di 316 milioni di euro, continua a crescere. Confagricoltura puglia e agriturist prevedono per il 2025 un incremento di presenze tra il 10 e il 15% rispetto all’anno scorso. Questi numeri indicano l’avvio ufficiale della stagione estiva fin dalla primavera. Anche il settore dei bed & breakfast risente dell’impennata della domanda: sono oltre 2500 le strutture in puglia, con un tasso di occupazione molto alto.

Transito e affollamento sui trasporti regionali

Con circa 1,5 milioni di turisti attesi, la rete dei trasporti si trova a dover affrontare un carico importante. Le autorità hanno reagito sospendendo i cantieri stradali fino al 5 maggio, per evitare ulteriori rallentamenti. Questa decisione riguarda in particolare le arterie principali come la statale 16 e la strada statale 89 garganica, dove il traffico sulle giornate clou potrebbe intensificarsi fino al 13%.

Gli aeroporti regionali sono coinvolti in questo aumento, con circa 75 mila prenotazioni previste da pasqua al 5 maggio, un dato in crescita rispetto al 2024. La maggiore presenza di turisti comporta anche un elevato afflusso su strada e nei mezzi pubblici, rendendo movimentato l’ingresso e l’uscita dalle località più richieste. Il rischio di congestionamenti resta alto nonostante le limitazioni ai lavori in corso.

Il boom dei bed & breakfast e alcune criticità sulle norme di accoglienza

L’aumento delle presenze turistiche spinge al limite anche il segmento dei bed & breakfast. In puglia ce ne sono circa 2.500, ma solo una piccola parte ha rispettato le nuove norme nazionali. In particolare, l’obbligo della registrazione con codice identificativo nazionale riguarda tutte le strutture che ospitano viaggiatori in maniera regolare. Confcommercio segnala che appena il 10% ha provveduto all’adeguamento.

In provincia di bari, situazione delicata. Si trovano spazi molto piccoli, intorno ai 25 metri quadrati, spesso affittati a prezzi triplicati e senza i requisiti minimi di sicurezza o servizi. Queste strutture improvvisate si rivolgono soprattutto a turisti stranieri attratti dalla puglia ma a volte inconsapevoli delle condizioni delle sistemazioni. Questo fenomeno evidenzia una domanda non sempre coperta da offerte regolari e trasparenti.

Segnali dalle destinazioni meno conosciute

Nonostante i problemi, il turismo pugliese fa registrare segnali confortanti anche fuori dai luoghi più famosi. Massimo Salomone, responsabile turismo di confindustria puglia, osserva che le presenze si distribuiscono sempre di più in aree come la provincia di bari. Il dato indica un interesse lungo tutto il territorio regionale, con destinazioni minori che attraggono un numero crescente di visitatori.

Tra i motivi di questa espansione, gioca un ruolo il clima instabile in alcune parti d’europa, che porta molti stranieri a prediligere mete italiane. La puglia resta tra le preferite da americani, tedeschi e inglesi. A livello nazionale, gli italiani in viaggio nel periodo toccano i 12,5 milioni, affiancati da 2,8 milioni di visitatori stranieri. La spesa complessiva sfiora 5,2 miliardi di euro, segnando un aumento netto rispetto all’anno precedente.

Il quadro ricostruito racconta di un turismo fortemente dinamico, che però deve confrontarsi con i tempi difficili di trasporto e un aumento dei costi che investono anche le sistemazioni più tradizionali. Il lavoro delle istituzioni e degli operatori resta orientato a gestire queste criticità in modo da non frenare la crescita di uno dei principali motori economici della puglia.

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