In tutta la Campania, il mare si prepara a ricevere una “marea” di volontari, armati di guanti e pinze raccogli-rifiuti, per partecipare alle iniziative di “Spiagge e Fondali puliti”. Questa storica campagna di Legambiente, dedicata alla pulizia e al monitoraggio dei rifiuti sulle coste italiane, è giunta alla sua edizione 2025 e vede il supporto di Sammontana come partner principale.
L’iniziativa per la rigenerazione costiera
Quest’anno, la campagna si presenta con lo slogan “Spiagge Pulite? Pinzaci tu!”, un invito chiaro e diretto a tutti i cittadini affinché contribuiscano attivamente a preservare l’ambiente marino. La giornata di avvio centrale della campagna avrà luogo a Napoli, il 5 aprile, dalle 10:00 alle 12:30, quando i volontari si riuniranno per la pulizia della spiaggia di Vico I° Marina, situata ai Due Palazzi a San Giovanni a Teduccio. Questa iniziativa è organizzata con la collaborazione delle associazioni locali Terra Mia e Figli in Famiglia. Dopo il lavoro di raccolta dei rifiuti, i volontari avranno l’opportunità di partecipare a un’attività ludica: una partita di beach volley.
Parallelamente, in un altro punto della regione, alle 10:00 di sabato, presso l’Info-point Oasi Dunale di Paestum, avrà luogo la pulizia della spiaggia dell’oasi dunale. Durante questo incontro, si provvederà anche al rinnovo della cartellonistica informativa, un passo importante per sensibilizzare i visitatori riguardo la protezione e il rispetto dell’ambiente.
L’emergenza dei rifiuti marini
Il lancio della campagna non è solo un’iniziativa locale, ma un richiamo alla responsabilità collettiva nel combattimento contro il problema del marine litter. Secondo l’UNEP, ogni anno, tra i 19 e i 23 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica inquinano laghi, fiumi e mari. Si prevede che questa situazione peggiorerà in futuro, triplicando le emissioni di plastica nel 2040.
Legambiente Campania, in occasione del nuovo avvio della campagna, presenterà i risultati della sua indagine Beach Litter 2025. Questa è una delle più vaste campagne di citizen science mai condotte, che ha monitorato 13 spiagge della regione. I dati raccolti rivelano che nel 2025, su un’area totale di 41.700 mq, sono stati catalogati ben 19.460 rifiuti.
I dati sulla raccolta dei rifiuti
I risultati mostrano una media di 1.497 rifiuti ogni 100 metri lineari. In particolare, nelle sette spiagge della Provincia di Napoli, sono stati catalogati 8.027 rifiuti, il 41% del totale. Minorenni quantitativi si sono registrati sulle spiagge di Napoli, con 331 rifiuti rinvenuti sulla spiaggia di San Giovanni a Teduccio e 369 a Mappatella Beach. Tuttavia, la spiaggia ex Ostello della Gioventù di Salerno continua a preoccupare, avendo registrato il numero più elevato di rifiuti, con 4.587 oggetti catalogati.
La plastica si conferma come il rifiuto dominante, rappresentando il 77% degli oggetti rinvenuti nelle 13 spiagge monitorate. Seguono rifiuti di vetro e ceramica , oggetti in legno , metallo e carta , con residui di vestiti e tessuti che costituiscono l’1,03%. Inoltre, si evidenzia un preoccupante incremento dei mozziconi di sigaretta, che rappresentano il 18,6% del totale dei rifiuti raccolti: un record di 600 mozziconi è stato trovato nella spiaggia Lungomare di Castellammare di Stabia.
Un’analisi del Clean Coast Index
Un altro aspetto significativo emerso dai dati è il Clean Coast Index , utilizzato per valutare la pulizia delle spiagge. Questo indicatore ha mostrato un uptick nel “grado di pulizia” delle aree monitorate. Il 31% delle spiagge analizzate è stato classificato come “spiaggia sporca” o “molto sporca” secondo il CCI. Questo indica che, nonostante gli sforzi continuativi, persistono aree significative richiedenti attenzione.
Le dieci tipologie di rifiuti predominanti costituiscono ben il 63% del totale raccolto. Accanto a mozziconi di sigaretta e cotton fioc, che continuano a persistere nonostante il divieto, si trovano altri elementi in plastica come tappi e coperchi , salviettine umide e pezzi di plastica più piccoli.
L’importanza della citizen science e della responsabilità collettiva
Legambiente sottolinea l’importanza della citizen science nella lotta contro i rifiuti marini, un impegno che dura da trentacinque anni e che ha portato a risultati tangibili in termini di sensibilizzazione e monitoraggio. “La fotografia attuale mostra una realtà che richiede un intervento continuo,” afferma Francesca Ferro, direttrice di Legambiente Campania. Sottolinea che il progresso nel miglioramento della qualità delle spiagge è possibile solo se la comunità collabora attivamente, riducendo l’uso di prodotti monouso e adottando comportamenti più sostenibili.
Il messaggio finale è chiaro e diretto: tutti abbiamo un ruolo da giocare nella salvaguardia delle nostre coste per il bene della salute del mare e del nostro futuro.