Quando Portare il Bambino dall’Oculista? Negli ultimi anni, l’utilizzo di dispositivi mobili – come smartphone, tablet e console portatili – si è diffuso in maniera esponenziale anche tra i più piccoli. Se da un lato questi strumenti offrono un facile accesso all’apprendimento e all’intrattenimento, dall’altro possono costituire una sfida per la salute oculare dei bambini. Un’esposizione prolungata a schermi luminosi e una distanza di visione troppo ridotta, infatti, possono contribuire all’insorgenza di problemi visivi che, se non correttamente monitorati, potrebbero portare i più piccoli a dover indossare precocemente gli occhiali o a sperimentare fastidi e mal di testa ricorrenti.
Proprio per questo, è fondamentale conoscere i rischi legati all’uso eccessivo dei dispositivi mobili, adottare strategie di prevenzione e, soprattutto, programmare regolarmente una visita oculistica pediatrica. In questa guida vedremo quali accorgimenti prendere per tutelare la vista dei bambini, quali segnali di allarme non sottovalutare e quando è consigliabile sottoporli a un controllo della vista.
1. Perché l’Uso dei Dispositivi Mobili Può Influire sulla Vista dei Bambini
- Schermi eccessivamente luminosi
I bambini tendono a regolare poco la luminosità dei dispositivi, spesso tenendo al massimo l’illuminazione dello schermo. Questo può causare affaticamento visivo e secchezza oculare. - Distanza di visione ridotta
Spesso i bambini utilizzano smartphone o tablet tenendoli molto vicini al viso: ciò comporta uno sforzo continuo del muscolo ciliare, favorendo l’insorgenza di difetti di rifrazione come miopia. - Tempi di utilizzo prolungati
Senza la supervisione di un adulto, i più piccoli possono passare ore davanti allo schermo. Lunghe sessioni senza pause adeguate aumentano lo stress visivo e possono portare a bruciore, lacrimazione e necessità di occhiali in età precoce.
2. Quali Accorgimenti Adottare per Prevenire Problemi alla Vista
- Regolare la luminosità e il contrasto dei dispositivi mobili, in modo da non affaticare troppo gli occhi.
- Mantenere una distanza di visione adeguata: per un tablet o un cellulare, si consigliano almeno 30 cm.
- Fare pause frequenti: ogni 20 minuti di utilizzo, spingere il bambino a guardare un oggetto lontano (almeno 6 metri) per 20 secondi, seguendo la regola “20-20-20” (20 secondi di pausa ogni 20 minuti a 20 piedi di distanza).
- Evitare l’uso di dispositivi in ambienti bui: gli occhi dei bambini potrebbero dover lavorare di più per adattarsi alle variazioni di luce.
- Incoraggiare attività alternative: lettura di libri cartacei, giochi all’aperto e momenti creativi lontani dagli schermi.
3. Quando Fare la Prima Visita Oculistica e Ogni Quanto Ripeterla
La prima visita oculistica è raccomandata tra i 3 e i 4 anni, periodo in cui il bambino può già collaborare e l’oculista ha la possibilità di individuare eventuali difetti di rifrazione o altre anomalie.
Successivamente:
- Prima dell’inizio della scuola primaria (5-6 anni)
- Ogni 1-2 anni in base alle indicazioni dell’oculista o in presenza di fattori di rischio (familiarità per miopia, ipermetropia, strabismo, ecc.)
Se il bambino mostra segnali di disagio come mal di testa frequenti, difficoltà di lettura, occhi rossi o strabismo, potrebbe essere necessario anticipare o ripetere la visita oculistica più spesso.
4. Segnali di Allarme che Non Devi Sottovalutare
- Mal di testa ricorrenti, soprattutto a fine giornata o dopo lunghe sessioni con tablet o smartphone.
- Difficoltà di concentrazione nelle attività scolastiche o nei giochi che richiedono una visione prolungata da vicino.
- Strabismo o tendenza a chiudere un occhio per vedere meglio.
- Occhi rossi, lacrimazione o prurito persistenti.
- Avvicinamento eccessivo allo schermo o ai libri.
In presenza di uno o più di questi sintomi, è bene rivolgersi prontamente a uno specialista per valutare la necessità di occhiali o di altri interventi mirati.
5. In Cosa Consiste la Visita Oculistica Pediatrica
Una visita oculistica per bambini si svolge generalmente così:
- Anamnesi: raccolta delle informazioni sulla storia clinica, abitudini e sintomi riferiti dai genitori.
- Valutazione dell’acutezza visiva: si usano tabelle con simboli o immagini al posto delle lettere, se il bambino non sa ancora leggere.
- Esame obiettivo: controllo dei riflessi pupillari e delle strutture oculari con strumenti specifici.
- Refrazione: misurazione del potere refrattivo per individuare miopia, ipermetropia o astigmatismo.
- Valutazione della motilità oculare: per escludere la presenza di strabismo o disallineamenti.
In alcuni casi, l’oculista potrebbe valutare la dilatazione pupillare con colliri specifici, in modo da esaminare a fondo la retina e ottenere una misurazione più precisa del difetto visivo.
6. Occhiali nei Bambini: Quando Sono Necessari?
Se durante la visita oculistica emergono difetti di rifrazione, l’oculista potrebbe consigliare l’uso di occhiali correttivi. Indossarli fin da piccoli, quando necessario, consente un corretto sviluppo visivo ed evita complicazioni future. È importante:
- Scegliere una montatura adatta all’anatomia del viso del bambino.
- Controllare periodicamente la gradazione degli occhiali, perché la vista in età pediatrica può modificarsi velocemente.
- Coinvolgere il bambino nella scelta degli occhiali, per renderlo più propenso a indossarli regolarmente.
Quando Portare il Bambino dall’Oculista? Guida all’Uso dei Dispositivi Mobili
L’utilizzo dei dispositivi mobili nei bambini è ormai parte della quotidianità, ma è fondamentale adottare buone pratiche per prevenire l’insorgenza di problemi visivi. Programmare regolarmente una visita oculistica pediatrica, specialmente nei momenti chiave dello sviluppo, aiuta a individuare precocemente eventuali difetti e a intervenire con l’uso di occhiali o con altre terapie.
Seguendo i consigli indicati, potrai tutelare la salute oculare dei tuoi figli, garantendo loro una crescita equilibrata anche sotto il profilo visivo. Un occhio di riguardo per la prevenzione oggi significa una vista sana e serena domani.
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Ultimo aggiornamento il 8 Gennaio 2025 da Fabio Belmonte