Il 23 dicembre 1984, l’Italia fu colpita da un tragico evento che squarciò la serenità delle festività: l’esplosione di una bomba sul treno rapido 904 all’interno della galleria dell’Appennino. Questo attacco, che costò la vita a sedici persone e lasciò quasi trecento feriti, rappresenta uno dei momenti più bui della storia italiana. Ogni anno, in occasione di questo anniversario, la memoria di queste vittime torna prepotentemente alla ribalta, mentre si riflette sull’impatto devastante che questo attentato ha avuto sulla società e sulla politica italiana.
La strage di Natale: un attacco terroristico e mafioso
La bomba che esplose sul treno rapido 904 non fu un gesto isolato, ma si inserì in una serie di attacchi che segnarono gli anni di piombo in Italia. La magistratura ha definito l’evento come di chiara impronta terroristico-mafiosa, evidenziando il legame tra l’attentato e una strategia di attacco ai valori democratici del Paese. In un periodo già lacerato da violenze e conflitti, la disumanità di questo gesto si manifestò in tutta la sua brutalità, portando via la vita di innocenti, tra cui anche tre bambini.
L’attacco non rappresentava solo un colpo contro delle vite innocenti, ma un tentativo dell’criminalità e della mafia di minare la coesione sociale e la tranquillità dei cittadini. La paura e l’insicurezza si diffusero come un’ombra sul Paese che, in quel momento, si apprestava a festeggiare il Natale. Le immagini di quel giorno rimangono indelebili nei ricordi di chi visse quella tragedia, evidenziando quanto possano essere vulnerabili le strutture della vita quotidiana di fronte alla violenza.
Il ricordo e il messaggio del Presidente Mattarella
A quarant’anni da quella tragica giornata, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fortemente voluto ricordare l’accaduto, esprimendo la sua vicinanza ai familiari delle vittime e sottolineando l’importanza di mantenere viva la memoria di quegli eventi. La sua dichiarazione mette in evidenza come l’onda lunga del dolore si estenda a tutti coloro che hanno vissuto quell’evento e che, tutt’oggi, ne portano i segni. Mattarella ha ricordato che il ricordo di questa strage deve alimentare in tutti noi una rinnovata solidarietà verso le vittime e le loro famiglie.
Il messaggio del Capo dello Stato è chiaro: la società italiana ha dimostrato e continua a dimostrare una resilienza straordinaria di fronte agli attacchi contro la democrazia e la libertà. La reazione collettiva che seguì questa strage e altre simili fu un segnale potente di unità e determinazione. È fondamentale trasmettere questo eredità alle nuove generazioni, affinché il ricordo di ciò che accadde possa servire come monito contro ogni forma di violenza e intolleranza.
Oggi, il 40° anniversario della strage del treno rapido 904 rappresenta una grande occasione non solo per commemorare le vittime, ma anche per rinnovare l’impegno a costruire una società basata su valori democratici e di convivenza pacifica. Mattarella ha invitato a riflettere su quanto sia importante difendere questi principi, per garantire un futuro senza paura e in piena libertà.
Ultimo aggiornamento il 23 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina