Quarticciolo in fermento: assemblea contro il modello Caivano e gli sgomberi

Quarticciolo in fermento: assemblea contro il modello Caivano e gli sgomberi

I residenti del Quarticciolo si mobilitano contro il piano governativo ispirato al modello Caivano, temendo sgomberi e la perdita di presìdi sociali vitali per la comunità.
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Quarticciolo in fermento: assemblea contro il modello Caivano e gli sgomberi - Gaeta.it

Un intenso dibattito ha animato l’assemblea pubblica svoltasi nel Quarticciolo, un quartiere situato nella zona est di Roma. Centinaia di residenti e attivisti hanno partecipato per esprimere il loro dissenso nei confronti del piano del governo, che prevede l’adozione di misure ispirate al controverso modello Caivano. Le preoccupazioni sono centrate sul rischio di sgomberi e sulla possibile cancellazione di importanti presìdi sociali che hanno sostenuto la comunità locale.

La mobilitazione dei cittadini

L’assemblea ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, tutti mossi dalla medesima volontà di migliorare le condizioni del Quarticciolo senza compromettere l’esistenza di spazi vitali per la comunità. I presenti hanno alzato la voce contro il decreto proposto dal commissario di governo, che mira a ridurre le problematiche legate ai traffici ed all’insicurezza attraverso misure drastiche. “L’obiettivo è quello di fermare lo sgombero dell’ex questura che è diventata un luogo simbolico per la lotta ai traffici nel quartiere,” hanno dichiarato gli organizzatori, evidenziando l’importanza di questi spazi nel contrasto alla criminalità.

Durante la maratona oratoria, i partecipanti hanno parlato delle iniziative locali che offrono supporto e servizi alla comunità, come la palestra, il doposcuola e l’ambulatorio popolare. Questi, secondo gli attivisti, rappresentano non solo punti di aggregazione, ma anche strumenti fondamentali di resilienza per il Quarticciolo. L’eventualità di un abbandono di queste attività suscita quindi preoccupazione tra i residenti, che temono ulteriori fattori di vulnerabilità.

Critiche al modello Caivano

Il richiamo al modello Caivano come “ricetta” per risolvere i problemi del Quarticciolo è stato accolto con scetticismo da parte dei cittadini. A Caivano, un comune del napoletano, le misure di controllo sociale sono state al centro di accese polemiche. Mentre alcuni vedono in questo modello una soluzione, molti quarticciolani avvertono il rischio di una gestione repressiva e poco attenta alle reali esigenze della comunità. “Non possiamo accettare che si proponga un modello che ha mostrato limiti e carenze a Caivano,” hanno ribadito i relatori, sottolineando la necessità di un approccio che faccia leva sull’inclusione e il potenziamento delle comunità.

La serata si è trasformata in un’importante occasione di confronto e dibattito, in cui i cittadini hanno condiviso esperienze e preoccupazioni. La ferma volontà è quella di non permettere che il Quarticciolo diventi un campo di battaglia per politiche che spesso dimenticano la dimensione sociale e umana.

Un futuro da costruire insieme

Ulteriori discussioni si sono concentrate sulle proposte di cambiamento a lungo termine, che vadano oltre le misure immediate previste dal decreto. I residenti del Quarticciolo richiedono un coinvolgimento attivo nella costruzione del futuro del quartiere, in modo da evitare che gli interventi del governo possano avere effetti controproducenti. “Vogliamo un Quarticciolo che cambi, ma in modo giusto. La comunità deve essere parte attiva di questo processo,” hanno esclamato i partecipanti.

Il notevole afflusso di partecipanti all’assemblea sottolinea il desiderio di dialogo e di partecipazione tra i cittadini, come risorsa fondamentale per il cambiamento. Nonostante le sfide, l’energia e la determinazione dei residenti sono chiari segnali di come il Quarticciolo possa prendere una direzione positiva, valorizzando ciò che esiste già e costruendo un futuro più sicuro e solidale.

Ultimo aggiornamento il 18 Gennaio 2025 da Sara Gatti

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