Durante il periodo pasquale 2025 l’isola di Capri ha visto un intenso movimento di persone via mare. Una valutazione effettuata dalla Guardia Costiera ha tracciato i numeri precisi degli spostamenti da venerdì 18 fino a lunedì di Pasquetta. Numerosi visitatori sono arrivati da varie località del golfo, mentre altri hanno lasciato l’isola, delineando un quadro dettagliato del turismo marittimo in questa fase dell’anno.
afflusso dei passeggeri a capri tra il 18 e il 21 aprile
La Guardia Costiera ha indicato l’arrivo di circa 40mila persone sbarcate sull’isola in quattro giorni di festa. Venerdì 18 aprile i passeggeri sono stati poco meno di 10mila, con un totale di 9.500 ingressi registrati. Il giorno successivo, sabato 19, il flusso ha raggiunto il picco massimo di 12mila. Domenica di Pasqua gli arrivi si sono attestati a circa 10.200, mentre lunedì di Pasquetta il numero è sceso a 8mila. Questi dati mostrano come il weekend lungo abbia catalizzato un flusso costante e ben distribuito di turisti verso Capri.
provenienza e impatto sull’isola
Molti dei visitatori provengono da località diverse attorno al golfo, confermando Capri come meta privilegiata non solo per i residenti campani ma anche per visitatori esterni. L’intera movimentazione marittima ha creato un affollamento moderato nei porti capresi, con le compagnie di navigazione impegnate a gestire al meglio gli accessi.
analisi delle partenze nei giorni pasquali
Le partenze hanno seguito un andamento simile ma leggermente inferiore rispetto agli arrivi. Venerdì 18 aprile ha visto l’uscita di circa 8.700 persone dall’isola. Sabato la cifra si è avvicinata ai 11mila, mentre domenica ha toccato il massimo con circa 12mila partenze. Lunedì di Pasquetta, il movimento passeggeri in uscita è stato di 8.300. Complessivamente circa 36mila persone hanno lasciato Capri durante questo arco di quattro giorni.
motivazioni della differenza tra arrivi e partenze
La differenza tra le presenze in entrata e in uscita si spiega con la permanenza dei turisti che alloggiano direttamente sull’isola in strutture ricettive come alberghi, ville private, bed & breakfast o case vacanze. Tale differenza mantiene stabile la popolazione turistica residente temporanea, che non si sposta in barca durante lo stesso fine settimana.
confronto con gli anni precedenti e andamento del turismo giornaliero
Il dato più interessante riguarda il turismo giornaliero, ovvero quei visitatori che sbarcano sull’isola per una gita di poche ore. In confronto a prima della pandemia, questo tipo di turismo ha mostrato una flessione del 10%. Non si tratta dunque di un crollo, ma di un’attenuazione nel numero di persone che scelgono di raggiungere Capri solo per una visita breve.
Il calo si riscontra specialmente nei giorni di maggiore affluenza, suggerendo una più cauta pianificazione dei viaggi e forse una diversa distribuzione del turismo lungo i periodi dell’anno. Lo sappiamo, il turismo si mantiene comunque consistente, ma con qualche modifica nel modello consueto.
turismo stanziale vs turismo giornaliero
Il turismo stanziale, invece, sembra confermare una presenza solida con i turisti che preferiscono sostare più giorni nell’isola, garantendo così una base stabile per l’economia locale. Si evidenzia così una differenza netta tra chi sosta più a lungo e chi opta per il giro mordi e fuggi via mare.
I dati della Guardia Costiera mettono in luce un quadro realistico del traffico pasquale a Capri, consentendo di comprendere meglio le dinamiche turistico-marittime di questo cresciuto scenario isolano nel Golfo di Napoli.