Quasi 50 milioni di vittime di schiavitù moderna nel mondo: il rapporto di Save the Children 2023

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Quasi 50 milioni di vittime di schiavitù moderna nel mondo: il rapporto di Save the Children 2023 - Gaeta.it

La schiavitù moderna si presenta in molte forme e coinvolge circa 50 milioni di persone globalmente, con oltre 12 milioni di minorenni tra le vittime. Un drammatico rapporto di Save the Children, intitolato “Piccoli Schiavi Invisibili”, recentemente pubblicato per la Giornata Internazionale contro la Tratta di Esseri Umani, denuncia la tragica crescita di situazioni di lavoro forzato, sfruttamento sessuale, sfruttamento lavorativo e matrimoni forzati. Questo quadro allarmante richiede un'attenzione urgente e misure adeguate da parte di istituzioni e società civile.

L'emergenza dello sfruttamento minorile

Analisi del lavoro forzato tra i minori

Il rapporto di Save the Children evidenzia che tra i minorenni coinvolti nel fenomeno della schiavitù moderna, ben 3,3 milioni sono costretti a effettuare lavori forzati. Di questi, 1,69 milioni subiscono sfruttamento sessuale, mentre 1,31 milioni si trovano a lavorare in contesti pericolosi come il lavoro domestico, l',agricoltura, la manifattura, l'* edilizia, il *mendicante e in attività illecite. Fonti affidabili indicano anche che circa 320.000 giovani sono sottoposti a lavoro forzato dagli Stati, come detenuti o dissidenti politici, e che 9 milioni di minorenni sono vittime di matrimoni forzati, una pratica che continua a perpetuare la violazione dei diritti fondamentali.

Questi dati rilevano un panorama allarmante: le vite di molti bambini e adolescenti sono compromesse da esperienze traumatiche e umilianti, prive di opportunità e di protezione. All'interno di queste statistiche si cela un dramma umano che merita un'analisi approfondita e una risposta collettiva. È di fondamentale importanza che le istituzioni e la società civile si uniscano per combattere questo fenomeno in crescita e prendere misure significative per prevenire nuove vittime.

I matrimoni forzati: un fenomeno diffuso

Un ulteriore aspetto inquietante evidenziato dal rapporto riguarda i matrimoni forzati. Questo fenomeno colpisce in modo rilevante l’Asia Orientale, dove nel 2021 si contavano circa 14,2 milioni di persone coinvolte, rappresentando oltre il 66% di tutti i casi stimati. Seguono l'Africa, con 3,2 milioni di persone coinvolte e l'Europa e Asia Centrale, con circa 2,3 milioni .

La pratica dei matrimoni forzati è spesso condizionata da situazioni di forte vulnerabilità economica e sociale. Lotta alla povertà e mancanza di istruzione sono frequentemente correlate a tali matrimoni, nei quali i genitori o i familiari stretti giocano un ruolo determinante. In percentuale, il 73% di questi matrimoni è organizzato dai genitori e il 16% da parenti stretti. Queste realtà richiedono un'attenzione mirata da parte di organizzazioni governative e non governative per affrontare le radici di tale sfruttamento e garantire a bambini e adolescenti un futuro libero e sicuro.

La posizione di Save the Children e la necessità di azioni concrete

Un dramma presente anche in Italia

Raffaela Milano, direttrice della ricerca e formazione di Save the Children, ha ribadito che l'Italia non è immune da questo dramma mondiale. "Non possiamo chiudere gli occhi di fronte al fenomeno della tratta e dello sfruttamento minorile, che spesso colpisce anche i nostri confini," ha dichiarato. La testimonianza di minori coinvolti in questi circuiti di sfruttamento è una delle poche evidenze del fenomeno occulto che in realtà comprende un numero ben più ampio di vittime.

Il rapporto "Piccoli Schiavi Invisibili" rende conto delle storie di minori accolti nelle strutture di protezione italiane, offrendo uno spaccato drammatico di vite spezzate e sogni infranti. Questi giovani rappresentano solo "la punta dell'iceberg" di una realtà sommersa, amplificata dalla mancanza di visibilità su una crisi che continua a consumarsi nel silenzio.

Impegno per un futuro diverso

"È necessario un approccio integrato e continuo per far fronte a questo fenomeno in evoluzione," ha sottolineato Milano. Riconoscendo che la tratta e lo sfruttamento cambiano rapidamente, è cruciale per le istituzioni e per il terzo settore lavorare in sinergia per garantire che le informazioni e le analisi siano sempre aggiornate. Le autorità pubbliche, le forze dell’ordine e le organizzazioni locali devono collaborare per garantire una rete di protezione robusta per i minori.

L'urgenza di azioni concrete e programmate è evidente; solo un anno fa, un episodio tragico legato ai braccianti agricoli ha acceso i riflettori su condizioni di sfruttamento diffuse, chiarendo l'importanza di un intervento deciso e duraturo. La chiamata all'azione non può limitarsi a reazioni temporanee, ma deve trasformarsi in un impegno costante per sradicare traffico e sfruttamento, offrendo ai minori vittime di tali crimini le opportunità necessarie per costruire un futuro libero e dignitoso.

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