La recente operazione dei carabinieri a Frattamaggiore ha portato all’arresto di quattro individui accusati di aver aggredito un familiare di Pasquale Cristiano, noto collaboratore di giustizia ed ex esponente del clan Amato Pagano. Questo episodio si colloca in un contesto più ampio di intimidazioni legate al pentimento di Cristiano, avvenuto nel 2022, e ha suscitato preoccupazioni sul ritorno alla violenza nella zona.
Dettagli sull’operazione di polizia
I carabinieri hanno eseguito arresti nei confronti di quattro persone in connessione a un’aggressione avvenuta a Frattamaggiore. Abdel Abdul Ham, un ventiquattrenne, è stato trasferito in carcere, mentre Armando Savorra, Antimo Costanzo e Francesco Canciello, tutti di ventuno anni, sono stati collocati agli arresti domiciliari. Un minorenne coinvolto nel gruppo, che non viene identificato per motivi legali, sarà giudicato separatamente. Le forze dell’ordine hanno svolto un’intensa attività investigativa che ha permesso di risalire agli autori di questo atto violento, evidenziando come l’episodio si inserisca in una strategia di intimidazione che accade dopo il pentimento di Cristiano nel 2022.
L’aggressione e i suoi legami con il clan
L’incidente viene considerato da alcuni come una risposta alle rivelazioni di Pasquale Cristiano. Il 24 settembre dello scorso anno, Modesto Damiano, parente di Cristiano, è stato aggredito e derubato. Questo non è stato un caso isolato. A circa venti giorni prima, un altro familiare del collaboratore di giustizia, Salvatore Modesto, era stato attaccato pubblicamente mentre si trovava in un negozio. Durante questa aggressione, è stato colpito al volto e minacciato con frasi che sottolineano le tensioni in corso e la volontà di vendetta da parte di chi rimane vicino al clan, come dimostrato dalla frase minacciosa rivolta a lui.
La reazione delle forze dell’ordine e il contesto sociale
Le forze dell’ordine si trovano di fronte a una sfida significativa da parte della criminalità organizzata nei territori di Frattamaggiore e nelle zone limitrofe. La presenza di individui legati alla mafia continua a minacciare la sicurezza dei cittadini, specialmente per quanto riguarda coloro che decidono di collaborare con la giustizia. Questi recenti eventi evidenziano un clima di terrore e intimidazione che continua a perdurare, mentre le autorità cercano di ripristinare la legalità e tutelare chi è a rischio a causa di legami con il crimine organizzato.
Il panorama attuale richiede un’attenzione particolare da parte delle istituzioni, assieme a misure concrete per garantire protezione a coloro che, come Pasquale Cristiano, sono disposti a rompere il silenzio e fare il primo passo verso una giustizia tanto attesa nella regione.
Ultimo aggiornamento il 24 Novembre 2024 da Donatella Ercolano