Un’iniziativa solidale sta prendendo piede a Ospedaletti, dove tre donne hanno deciso di avviare una campagna di raccolta fondi per aiutare un ambulante senegalese, di nome Mor Ndiaye, meglio conosciuto come Max. Questo gesto di solidarietà nasce a seguito di un grave evento che ha colpito il suo allevamento di galline in Senegal, dove circa tremila animali sono stati sterminati a causa di un focolaio di aviaria. La raccolta si propone non solo di supportare Max nel ricostruire il suo allevamento, ma anche di garantire un futuro migliore per lui e le famiglie che dipendono da questo lavoro.
L’impatto dell’aviaria sull’attività di Max
La tragedia dell’allevamento
Max Ndiaye, 52 anni, ha dedicato gran parte della sua vita all’allevamento di galline, attività che gli ha permesso di sostenere sé stesso e diverse famiglie nel suo Paese d’origine. In Senegal, molti degli abitanti vivono grazie a piccole attività imprenditoriali, e l’allevamento di galline ha rappresentato una fonte di reddito fondamentale. Purtroppo, l’insorgere dell’aviaria ha portato alla morte di tremila galline. Questo evento ha avuto un impatto devastante non solo sull’economia di Max, ma anche sulle famiglie che ricevevano aiuto e sostegno attraverso i suoi sforzi.
La vendita delle uova e il supporto alle famiglie
Le uova prodotte dalle galline di Max erano destinate alla vendita in alberghi e ristoranti di Dakar, dove la richiesta di prodotti freschi e locali è alta. Questa attività rappresentava una buona opportunità lavorativa non solo per Max, ma anche per molte persone nella sua comunità . Max ha raccontato di come il suo lavoro avesse permesso di garantire un futuro dignitoso a diversi nuclei familiari, dimostrando come la perdita dell’allevamento si traduca in un’ulteriore impoverimento per tutti coloro che dipendevano da questa rete di sostegno.
La solidarietà di Ospedaletti
Chi sono le promotrici della raccolta fondi
Le tre donne di Ospedaletti, Anna Maria Londri, Simona Bertolino e Franca Perosino, hanno deciso di intervenire per aiutare Max a riprendersi dalla tragedia che ha colpito la sua vita e la sua attività . Questo gesto di solidarietà ha attirato l’attenzione della comunità , facendo sì che molte persone si unissero all’iniziativa con entusiasmo e generosità . Il loro obiettivo è raccogliere fondi sufficienti per consentire a Max di ricostruire il suo allevamento e tornare a lavorare in un settore che ha sempre amato.
Come contribuire alla causa
Per partecipare alla raccolta fondi, i sostenitori hanno la possibilità di acquistare dei pulcini al costo di due euro ciascuno e galline a cinque euro. Questa iniziativa non è solo un gesto simbolico, ma permette a tutti di contribuire attivamente alla rinascita di un’attività che ha sì una forte valenza economica, ma anche umana. Max ha sottolineato l’importanza della comunità nel supportarlo in questo momento difficile e ha reso noto che, avendo già uno stabilimento adibito all’allevamento, sono necessari solo diecimila euro per avviare un nuovo pollaio e ripartire da zero.
Il futuro di Max Ndiaye
Ambizioni e progetti di vita
Nonostante le difficoltà affrontate, Max rimane determinato a ricostruire il suo allevamento e a garantire un futuro migliore per sé stesso e le famiglie che dipendono dal suo lavoro. Il suo sogno è quello di tornare in Senegal un giorno e continuare a crescere la sua attività , contribuendo così al benessere della sua comunità . Grazie alla raccolta fondi, Max spera di non solo ristabilire la sua attività , ma anche di offrire opportunità di lavoro ad altre persone in difficoltà .
Un esempio di resilienza e speranza
La storia di Max Ndiaye rappresenta non solo una sfida personale, ma anche un esempio di resilienza e speranza. Le azioni delle donne di Ospedaletti dimostrano che, anche di fronte a eventi avversi come l’aviaria, la solidarietà e l’impegno della comunità possono fare la differenza. In un contesto globale in cui le difficoltà economiche toccano molti, il sostegno a iniziative come quella di Max rappresenta un faro di speranza per una ripresa e una ricostruzione sincera.
Ultimo aggiornamento il 31 Agosto 2024 da Laura Rossi