Recentemente, il raddoppio del credito d’imposta per le aziende che operano nella ZES UNICA del Sud Italia ha catturato l’attenzione delle istituzioni e degli imprenditori. Questa misura, pur rappresentando un passo positivo per incentivare gli investimenti, è solo una parte di un puzzle molto più complesso. Infatti, il Mezzogiorno d’Italia continua a fronteggiare numerose sfide che richiedono interventi più ampi e articolati. Lorenzo Matacena, amministratore delegato di Caronte & Tourist Spa e vicepresidente della Confederazione Italiana Armatori, ha condiviso la sua visione riguardo le opportunità e le necessità di sviluppo per il Sud in un recente intervento a Coffee Break su La7.
La necessità di un piano di sviluppo integrato
Le agevolazioni fiscali come primo passo
Lorenzo Matacena ha sottolineato l’importanza del raddoppio del tax credit come una notizia positiva per le aziende del Sud Italia. Tuttavia, ha precisato che si tratta solo di un’iniziativa isolata nel contesto di un bisogno di cambiamento strutturale più ampio. Le misure fiscali da sole, pur utili, non sono sufficienti a garantire un risveglio economico duraturo per il Mezzogiorno. “I problemi del Mezzogiorno non si risolvono solo con le agevolazioni fiscali; servono investimenti pubblici e privati e infrastrutture adeguate,” ha affermato il manager.
I segnali di crescita in alcune aree potrebbero essere ostacolati dalla carenza di infrastrutture moderne e da un ambiente investimentale poco attraente. Per affrontare questa situazione, è essenziale elaborare un piano di sviluppo integrato che comprenda un insieme di misure politiche e strategiche, capace di attirare capitali e stimolare l’innovazione nel Sud.
Importanza delle infrastrutture
Uno degli aspetti più critici per lo sviluppo del Mezzogiorno è, senza dubbio, il potenziamento delle infrastrutture. Matacena ha menzionato l’importanza del Ponte di Messina, evidenziando come questo progetto, pur essendo fondamentale, rappresenti solo una parte di un contesto molto più ampio. “Il Ponte è un’infrastruttura importante, ma sarà davvero utile solo se inserito all’interno di un più ampio contesto infrastrutturale,” ha detto, evidenziando il rischio di realizzare solo pochi chilometri di avanzate infrastrutture senza un adeguato supporto nella rete più vasta che collega Napoli a Palermo.
Il rinnovamento delle infrastrutture non implica solo la costruzione di nuovi collegamenti, ma richiede anche un’adeguata manutenzione e l’adeguamento delle reti esistenti. Matacena ha suggerito che senza un approccio sistemico bisogna rischiare di non ottenere i risultati desiderati in termini di crescita economica e sviluppo sostenibile.
Il ruolo del traghettamento e delle soluzioni logistiche
Traghettatori e supporto logistico
Matacena ha anche discusso del ruolo storico e attuale dei servizi di traghettamento nel contesto delle infrastrutture italiane. “I traghettatori non decidono le politiche infrastrutturali, ma siamo pronti a fornire supporto logistico per questa grande opera,” ha ribadito, riferendosi al Ponte di Messina. Tale supporto è importante non solo in periodo di costruzione, ma anche in caso di eventuali disfunzioni legate alla nuova infrastruttura.
Il traghettamento rappresenta, così, un elemento necessario per assicurare la continuità dei trasporti e che resti una forma di mobilità indispensabile anche in situazioni di emergenza, come quelle legate a condizioni meteorologiche avverse che potrebbero compromettere l’utilizzo del ponte. Le esperienze di traghettamento viste in contesti come Francia-Inghilterra o Danimarca-Svezia dimostrano che una rete ben articolata può garantire stabilità e supporto alle esigenze economiche.
Riflessioni sul futuro
Nel complesso, il dibattito sul futuro del trasporto e delle infrastrutture nel Mezzogiorno rimane aperto e richiede ai vari attori coinvolti di rimarcare l’urgenza di azioni concrete. Con i passi in avanti compiuti dalle istituzioni e la possibilità di nuove agevolazioni fiscali, la speranza è che si attui un programma che mira a rinnovare il Sud, non solo sul piano della mobilità , ma anche sul piano sociale ed economico. L’interesse a sviluppare strategie di crescita adeguate potrebbe rappresentare la chiave per un futuro promettente per il Mezzogiorno e le sue comunità .
Ultimo aggiornamento il 8 Agosto 2024 da Laura Rossi