Rafforzamento della lotta al caporalato: controlli e sanzioni da parte dei Carabinieri in tutta Italia

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Rafforzamento della lotta al caporalato: controlli e sanzioni da parte dei Carabinieri in tutta Italia - Gaeta.it

Per contrastare il fenomeno del caporalato, l'Arma dei Carabinieri ha avviato una campagna ispettiva su scala nazionale nei primi dieci giorni di agosto. Questa iniziativa si è concentrata sull'analisi di aziende potenzialmente a rischio, sottoponendo a controllo migliaia di posizioni lavorative e attuando provvedimenti severi nei casi di irregolarità. Le misure sono state progettate per tutelare i diritti dei lavoratori e garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro.

I controlli e i risultati delle ispezioni

Ispezioni condotte dal 1° al 10 agosto

La campagna di contrasto al caporalato è stata pianificata attraverso l'operato congiunto di carabinieri dei reparti territoriali e di specialisti del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro. Attraverso una scrupolosa analisi dei dati a disposizione, sono state individuate 958 aziende da ispezionare nel periodo identificato. Al termine delle operazioni, è emerso che più della metà delle aziende controllate risultava irregolare.

Lavoratori monitorati

Durante le ispezioni, sono state esaminate 4.960 posizioni lavorative. Di queste, 1.268 sono risultate irregolari, di cui 346 contratti di lavoro associabili al lavoro "in nero". Tra i lavoratori verificati, 2.314 erano extracomunitari, di cui 213 erano impiegati senza regolare contratto. Inoltre, è stato riscontrato il coinvolgimento di 29 minori, 9 dei quali erano anch'essi impiegati in condizioni irregolari.

Le sospensioni e le violazioni delle norme

Provvedimenti di sospensione dell'attività

A seguito dei controlli, è stata disposta la sospensione dell'attività imprenditoriale per 145 aziende . Le sospensioni sono state emesse principalmente per lavoro nero e per gravi violazioni delle normative in materia di salute e sicurezza , con 29 aziende sanzionate per entrambi i motivi. A questi provvedimenti si sono aggiunti 144 ordini di diffida e ben 848 prescrizioni amministrative.

Sanzioni e ammende elevate

Il contrasto a condotte illecite ha portato anche a una significativa azione penale. Sono state deferite all'Autorità Giudiziaria 486 persone per infrazioni del Testo Unico sull’immigrazione e violazioni relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Tra queste, 19 persone sono state accusate specificamente per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, reato previsto dall'art. 603 bis del Codice Penale. Le indagini hanno rivelato attività illecite in diverse province, tra cui TORINO, BRESCIA, e ROMA, consentendo la liberazione di 50 lavoratori costretti a condizioni di sfruttamento.

Impatto economico e sanzioni finanziarie

Sanzioni pecuniarie significative

In seno alle campagne di controllo, sono state elevate sanzioni per oltre 4 milioni di euro, a testimoniare la serietà dell'iniziativa avviata. Le operazioni hanno comportato anche il sequestro di 3 furgoni adibiti al trasporto di lavoratori agricoli, ulteriormente evidenziando la gravità delle violazioni riscontrate.

Gli obiettivi a lungo termine

L'intervento dei Carabinieri ha l'intento di contribuire a un ambiente di lavoro più sicuro e giusto, rafforzando il rispetto delle norme e tutelando i diritti dei lavoratori. La campagna si inserisce in un quadro più ampio di azioni volte a combattere il caporalato e a garantire condizioni di lavoro dignitose e rispettose della legalità in tutto il territorio nazionale. I risultati ottenuti evidenziano l'importanza di vigilare e controllare settori vulnerabili per garantire un futuro libero dallo sfruttamento lavorativo.

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