Raggiri in metropolitana: 44enne truffatore inganna due anziane a Milano, denunciato dalla polizia

Raggiri in metropolitana: 44enne truffatore inganna due anziane a Milano, denunciato dalla polizia

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Raggiri in metropolitana: 44enne truffatore inganna due anziane a Milano, denunciato dalla polizia - Gaeta.it

Un episodio di truffa ha scosso la stazione Centrale di Milano, dove un uomo di 44 anni è stato fermato dalla polizia dopo aver ingannato due anziane. A causa di questo raggiro, le donne, rispettivamente di 77 e 79 anni, sono state costrette a perdere una somma significativa di denaro e preziosi, per un totale di oltre 16mila euro. La polizia, grazie a un’indagine mirata, è riuscita a bloccare il truffatore e a restituire quanto sottratto. Questo triste episodio mette in luce l’importanza della vigilanza contro le frodi, in particolare nei confronti delle persone più vulnerabili.

La modalità operativa del truffatore

La tecnica del “finto avvocato”

Il modus operandi del 44enne è risultato particolarmente subdolo e articolato. Si è presentato come un avvocato in difficoltà, sostenendo alle vittime che dovevano pagare una parcella per i servizi legali resi in favore dei loro figli, coinvolti in un gravissimo incidente stradale. Con frasi studiate per suscitare preoccupazione e urgenza, il truffatore è riuscito a intimidire le due donne, convincendole a consegnare somme ingenti di denaro e gioielli preziosi.

In entrambe le situazioni, il falso avvocato ha fatto leva sulle emozioni delle vittime, facendole sentire responsabili della situazione critica dei loro familiari. La scelta di un tema come quello dell’incidente ha inoltre amplificato la vulnerabilità delle due anziane, che hanno percepito il raggiro come una questione di vita o di morte, illudendosi di essere d’aiuto ai propri cari.

Vittime di un raggiro ben costruito

Le due signore, ignare del rischio, si sono fatte abbindolare con estrema facilità. Ignorando le truffe in circolo e fidandosi della parola del presunto avvocato, hanno messo in atto un gesto che si sarebbe rivelato tragico. La prima vittima ha consegnato ben 16mila euro, un capitale che l’anziana aveva messo da parte per affrontare le spese relative a un lutto in famiglia. La seconda signora ha perso, oltre a una somma di denaro, anche una collanina d’oro, simbolo di valore affettivo e di ricordi, ulteriormente amplificando il danno subito.

L’intervento delle forze dell’ordine

Fermo del truffatore e indagini successive

L’intervento della polizia è avvenuto in un momento cruciale. Sabato 20 luglio, una pattuglia della polizia di Stato ha fermato il sospetto alla fermata del metrò in stazione Centrale di Milano. Inizialmente, l’uomo ha fornito giustificazioni poco plausibili riguardo alla provenienza del denaro che portava con sé. Tuttavia, i successivi approfondimenti delle forze dell’ordine hanno fatto emergere un quadro ben più complesso e inquietante.

Incrociando le informazioni ottenute dalla rete telefonica dell’indagato e analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in zona, gli investigatori sono riusciti a ricostruire i movimenti dell’uomo, attestando la sua presenza nelle province di Milano, Monza Brianza, Como e Lodi. Durante questi spostamenti, si erano verificate delle denunce di truffe simili, tutte riconducibili al medesimo modus operandi.

Restituzione della refurtiva

Grazie all’accurata attività investigativa, la polizia è riuscita a ricondurre i soldi e i monili rubati alle legittime proprietarie. L’ufficio della Procura ha prontamente effettuato il dissequestro e ha ordinato la restituzione della refurtiva alle due anziane, permettendo loro di recuperare quanto avevano perso con profondo dolore. Questo episodio sottolinea l’importanza della prontezza di intervento delle forze dell’ordine, necessaria per contrastare efficacemente le truffe che colpiscono le persone più vulnerabili nella società.

Milano ha di nuovo lanciato un appello alla cittadinanza affinché si faccia sempre più attenzione a queste forme di raggiro, educando le persone, specialmente gli anziani, a riconoscere e segnalare potenziali truffe.

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