Raiano: i vincitori del concorso “Croce l’uomo” 2025 festeggiano la loro affermazione culturale

Raiano: i vincitori del concorso “Croce l’uomo” 2025 festeggiano la loro affermazione culturale

Il concorso “Croce l’uomo” ha premiato i giovani talenti di Raiano, con Sara De Luca vincitrice per un elaborato su Benedetto Croce e il fascismo, evidenziando l’importanza della cultura tra le nuove generazioni.
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Raiano: i vincitori del concorso “Croce l’uomo” 2025 festeggiano la loro affermazione culturale - Gaeta.it

Il concorso “Croce l’uomo” ha raggiunto un nuovo traguardo con la sua settima edizione, celebratasi a Raiano il 22 marzo 2025. L’iniziativa ha visto la partecipazione di studenti delle scuole del territorio, i quali hanno avuto l’opportunità di esprimere le loro riflessioni su un tema di grande rilevanza storico-culturale. La giuria, composta da esperti e docenti, ha premiato due giovani talenti, rendendo la manifestazione un evento significativo per il mondo educativo e culturale abruzzese.

I vincitori del concorso

Sara De Luca, studentessa del Liceo Classico D’Annunzio di Pescara, è risultata vincitrice con un elaborato che ha colpito per la sua originalità e profondità. Il riconoscimento è stato conferito all’unanimità dalla giuria, presieduta dal professor Giuliano Commito. La giuria ha apprezzato l’analisi della concorrente riguardante Benedetto Croce, focalizzandosi sulla sua relazione complessa con il fascismo. Al secondo posto si è classificato Nicolò Desiati, del Liceo Classico Ovidio di Sulmona, mentre il terzo posto è andato a Renata Trivilino, della classe V D del Liceo Scientifico Galilei di Lanciano. A pari merito si sono distinti anche un gruppo di studenti del Liceo Classico Vico di Chieti: Grazia Di Giandomenico, Serena Manzini, Agnese Marcuccitti, Alice Tieri e Sara Tosone.

Per i vincitori, sono previsti premi in denaro forniti dalla Banca di Credito Cooperativo di Pratola Peligna, a testimonianza dell’interesse delle realtà locali per la cultura e l’istruzione. Un aspetto significativo è il numero di partecipanti, ben 47 ragazzi suddivisi in gruppi e singoli, un dato che evidenzia l’apprezzamento per il concorso.

Un tema di grande attualità

L’edizione di quest’anno ha proposto il tema “Benedetto Croce antifascista riluttante?”, invitando gli studenti a esplorare il complesso percorso di formazione ideologica e politica del filosofo abruzzese in relazione alla dittatura fascista. Questo argomento ha spinto i partecipanti a riflettere su questioni di rilevanza storica e filosofica, dimostrando la vitalità del dibattito culturale tra le nuove generazioni. La giuria ha giudicato particolarmente meritevole l’elaborato di Sara De Luca, ritenendo che fosse capace di ottimizzare l’indagine su Croce attraverso intuizioni personali arricchite da fonti e citazioni pertinenti.

Su un tema complesso come quello trattato quest’anno, la capacità dei ragazzi di confrontarsi con le difficoltà e le sfide del pensiero critico si è rivelata un segno tangibile della loro preparazione. In questo modo, il concorso ha rappresentato un’importante opportunità per sviluppare competenze di analisi e comprensione storica tra i giovani.

Il significato della manifestazione

La manifestazione si è svolta in un contesto ampio e articolato, inserita all’interno della Giornata delle Foreste e della Poesia, organizzata dall’Associazione Italiana dei Parchi Letterari. Raiano, insieme ai comuni di Montenerodomo e Pescasseroli, ha fatto parte di un progetto culturale che include anche il Parco Benedetto Croce, il Parco della Maiella e il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Il Sindaco di Raiano, Marco Moca, ha patrocinato l’evento fin dalla sua prima edizione, enfatizzando l’importanza della riscoperta del patrimonio culturale abruzzese attraverso l’eredità di Benedetto Croce.

La presenza di studiosi, docenti e giovani ha creato un’atmosfera di condivisione e dialogo attivo, riflettendo il valore della cultura come strumento di crescita e formazione. L’evento ha creato un ponte tra le generazioni, facendo emergere il desiderio dei partecipanti di esplorare e riscoprire i valori della propria storia, contribuendo così a un’eredità culturale viva e dinamica.

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