Raid aerei in Ucraina e la risposta della Russia, tensioni crescenti nel conflitto in atto

Raid aerei in Ucraina e la risposta della Russia, tensioni crescenti nel conflitto in atto

Escalation del conflitto tra Ucraina e Russia, con raid aerei su Kiev e attacchi di droni. La Corea del Nord prepara il dispiegamento di truppe in supporto a Mosca.
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Raid aerei in Ucraina e la risposta della Russia, tensioni crescenti nel conflitto in atto - Gaeta.it

Le notizie dall’Ucraina e dalla Russia continuano a fornire resoconti preoccupanti su un conflitto che si intensifica. Diversi raid aerei hanno colpito la regione di Kiev, mentre Mosca denuncia attacchi di droni sul proprio territorio. Nel contesto di questa escalation, emerge anche il coinvolgimento della Corea del Nord, con preparativi per ulteriori dispiegamenti di truppe in Russia.

Raid aerei russi sulla regione di Kiev

Nella notte, la regione di Kiev ha subito attacchi aerei da parte delle forze russe, con un bilancio tragico di tre morti e una persona ferita. Secondo le autorità locali, tali raid hanno colpito diverse città, causando danni a oltre undici edifici, incluso un negozio e alcune abitazioni private. La polizia regionale ha riportato la notizia, sottolineando come si tratti di attacchi condotti tramite droni.

Il sindaco di Brovari, Igor Sapozhko, ha comunicato su Telegram che due coniugi sono stati trovati privi di vita tra le macerie di un edificio annerito, frutto dell’attacco. A Fastiv, un drone ha impattato un palazzo di dieci piani, portando all’evacuazione di circa 150 residenti. Stando alle dichiarazioni dell’aeronautica ucraina, nella notte sono stati lanciati circa 58 droni kamikaze “Shahed”, dei quali 25 sono stati intercettati prima di raggiungere gli obiettivi.

Le autorità ucraine continuano a descrivere questi eventi come atti di aggressione, mentre cercano di contenere una situazione di emergenza in crescita. La polizia e i servizi di emergenza sono attivi nella rimozione delle macerie e nel supporto della popolazione colpita.

Le accuse di Mosca e l’abbattimento dei droni ucraini

Da parte loro, le autorità russe non restano a guardare. Mosca ha annunciato di aver abbattuto circa 125 droni partiti dalle forze armate ucraine, con sei di questi sopra la capitale. Il Ministero della Difesa russo ha riportato attraverso un canale Telegram che i sistemi di difesa aerea hanno intercettato un numero elevato di droni, dimostrando un’intensità di attacchi reciproci.

Nel dettaglio, sono stati abbattuti 37 droni nella regione di Bryansk e 20 a Ryazan, con altre intercettazioni in regioni come Kursk, Saratov, e Belgorod. Tuttavia, Mosca non ha fornito informazioni riguardanti eventuali danni o vittime causate da tali attacchi. L’assenza di dettagli precisi sull’impatto di questi droni rende difficile valutare l’intero scenario.

Questa escalation di attacchi di droni evidenzia la crescente complessità della guerra, con entrambe le parti pronte ad intensificare la loro offensiva. Il continuo scambio di accuse non fa altro che aumentare le tensioni in un contesto di conflitto già instabile.

Il coinvolgimento della Corea del Nord

In un quadro già teso, si inserisce anche la Corea del Nord, che sembra accelerare i preparativi per un nuovo dispiegamento di soldati in Russia. Secondo informazioni provenienti da rapporti degli Stati maggiori riuniti della Corea del Sud, Pyongyang potrebbe aver già inviato circa 11.000 soldati in supporto alle forze russe nella guerra contro l’Ucraina.

Le stime indicano che le perdite tra le forze nordcoreane ammontano a circa 300 militari morti e 2.700 feriti, il che suggerisce un impegno significativo da parte di Pyongyang. È possibile che il regime stia pianificando ulteriori misure vista la situazione sul campo, come la preparazione a lanci di missili balistici o satelliti spia.

Seul e Washington monitorano attentamente queste attività, evidenziando la potenziale minaccia rappresentata dall’intensificarsi della collaborazione militare tra Russia e Corea del Nord. Le autorità sudcoreane hanno informato che operazioni provocatorie da parte della Corea del Nord con missili a corto raggio potrebbero avvenire a breve, aumentando il livello di allerta nel contesto del conflitto ucraino.

L’analisi di questa situazione complessa suggerisce che il conflitto non solo si limita ai confini ucraini, ma coinvolge attori globali con interessi strategici che complicano ulteriormente il panorama geopolitico.

Ultimo aggiornamento il 24 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano

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