L’amministrazione comunale di Rapallo ha inviato una richiesta urgente alle autorità competenti per chiarimenti sui parametri chimici dell’acqua potabile, in particolare riguardo alla presenza di Pfas e acido trifluoroacetico . La mossa segue i risultati di un’indagine svolta da Greenpeace pubblicata a gennaio 2025, che ha posto attenzione su questi contaminanti nel territorio ligure. Il Comune vuole verificare che l’acqua destinata ai cittadini rispetti le nuove normative, ancora in fase di approvazione da parte del Parlamento.
il contesto della richiesta: inchiesta e nuovi limiti per l’acqua potabile
Nel gennaio 2025, Greenpeace ha pubblicato i risultati di una verifica sulle acque potabili, evidenziando la presenza di sostanze perfluoroalchiliche e acido trifluoroacetico , contaminanti noti per i loro effetti sulla salute. Questo ha spinto il gestore del servizio idrico, Ireti, a fornire alcune rassicurazioni sulla qualità dell’acqua distribuita a Rapallo. Nonostante ciò, il sindaco Elisabetta Ricci ha deciso di avanzare precise domande alle istituzioni, dopo l’approvazione del decreto legislativo n. 260 da parte del Consiglio dei Ministri il 13 marzo 2025.
Il decreto introduce limiti più restrittivi su questi inquinanti. Per la “somma di 4 PFAS” il tetto massimo scende a 20 nanogrammi per litro, una soglia più severa rispetto al passato. In aggiunta, la legge prevede misure per il controllo del TFA, contaminante finora scarsamente regolamentato. Questi nuovi standard mirano a tutelare meglio la salute pubblica e a rafforzare la sicurezza dell’acqua potabile in comuni come Rapallo, dove erano emerse criticità.
richiesta del sindaco ricci: conferme immediate e piano di intervento
Elisabetta Ricci ha chiesto esplicite conferme a Ireti e alle autorità sanitarie della Regione Liguria sul rispetto dei nuovi limiti previsti dal decreto. La finalità è chiara: garantire che i valori di PFAS e TFA nell’acqua potabile non superino le soglie di sicurezza stabilite. La richiesta precisa evidenzia anche la necessità di un piano dettagliato per eventuali azioni correttive. Se i risultati dovessero indicare concentrazioni fuori norma, occorrerà individuare rapidamente le misure tecniche e organizzative per restituire acqua conforme ai parametri di legge.
Secondo quanto espresso dal sindaco, la tutela della salute pubblica resta prioritaria. Qualsiasi tipo di contaminante può avere impatti notevoli, soprattutto in una realtà comunale con una popolazione attenta alle questioni ambientali. Il Comune intende ricevere riscontri tempestivi per rassicurare la cittadinanza sull’efficacia del controllo e sull’affidabilità del servizio idrico.
vigilanza e monitoraggio costante sulla qualità dell’acqua a rapallo
Rapallo si impegna a seguire con attenzione ogni sviluppo riguardante i limiti su Pfas e TFA, verificando le risposte di Ireti e della Regione e le evoluzioni legislative correlate. Lo sappiamo: l’acqua potabile è un bene primario e mantenere elevati standard di sicurezza è indispensabile. Le informazioni fornite dal gestore devono essere trasparenti e rapide per garantire un’attenta sorveglianza e intervenire senza ritardi in caso di necessità.
Il Comune ribadisce la volontà di mantenere alta l’attenzione sulle criticità ambientali che possono influire sulla salute dei residenti. Il controllo puntuale delle concentrazioni di sostanze chimiche nell’acqua, e la disponibilità a richiedere chiarimenti pubblici, rappresentano un’occasione per assicurare un servizio idrico conforme ai più recenti standard normativi. Gli sviluppi in corso, compresi i passi del Parlamento nella definizione definitiva della nuova regolamentazione, saranno seguiti con rigore.