Nel pomeriggio del 28 aprile 2025, la farmacia Salus in via Giusti a Nichelino è stata teatro di un tentativo di rapina a mano armata. Un uomo di 34 anni, residente a Candiolo, ha provato a farsi consegnare l’incasso puntando una pistola al personale. L’intervento tempestivo dei carabinieri ha portato all’arresto del sospetto in pochi minuti. Il caso torna a far parlare della sicurezza nelle periferie e del ruolo dei cittadini nelle emergenze.
Il tentativo di rapina e la dinamica dell’episodio
L’episodio è accaduto intorno alle 16.30 di lunedì, quando un uomo ha fatto irruzione nella farmacia Salus con il volto in parte coperto da una mascherina Ffp2 e una pistola in mano. Ha minacciato il medico in servizio ordinandogli di consegnare i soldi presenti in cassa. Nonostante il clima di tensione, il personale è riuscito a mantenere la calma e ha consegnato circa 300 euro, somma racimolata dal registro giornaliero.
Il rapinatore, subito dopo aver preso il denaro, ha tentato la fuga a piedi tra le strade di Nichelino, cercando di confondersi tra la gente e il traffico intenso del tardo pomeriggio. Il tentativo però è stato breve: il tempestivo allarme ha alertato i carabinieri che si sono messi sulle sue tracce senza perdere tempo.
L’intervento rapido dei carabinieri e l’arresto
La centrale operativa della compagnia di Moncalieri, sotto la guida del capitano Giovanni Palmisano, ha coordinato l’intervento di più pattuglie. Nella zona di via Giusti sono arrivate squadre in pochi minuti e hanno individuato il sospetto non lontano dalla farmacia. L’uomo è stato bloccato senza opporre resistenza, ancora in possesso di parte della somma rubata.
Durante la perquisizione, i militari hanno scoperto che la pistola utilizzata era stata rubata in provincia di Pavia, dettaglio che ha aggravato la posizione del 34enne. A quel punto sono scattate le accuse di rapina aggravata e ricettazione, oltre agli accertamenti per capire la provenienza dell’arma e possibili legami con altri reati nella zona degli ultimi giorni.
I rischi per la comunità e le reazioni locali
Il fatto ha riportato sotto i riflettori la questione della sicurezza nelle strade di Nichelino e dintorni. La collaborazione tra i cittadini che hanno subito avvertito le forze dell’ordine e la professionalità dei carabinieri ha impedito che la situazione degenerasse. Questo episodio evidenzia come la capacità di mantenere la calma da parte di chi è coinvolto direttamente possa fare la differenza.
Nessuno è rimasto ferito durante la rapina, un aspetto che ha alleggerito il bilancio dell’evento, ma resta alta l’attenzione degli abitanti. In una comunità dove la presenza di episodi di criminalità comincia a destare preoccupazione, l’arresto rapido ha lasciato segnali positivi. La situazione a Nichelino evidenzia ancora una volta la necessità di una risposta pronta alle emergenze e di una rete di comunicazione efficiente tra cittadini e forze dell’ordine.
Gli sviluppi giudiziari e le prospettive investigative
Dopo l’arresto, il 34enne è stato portato alla caserma di Moncalieri per le operazioni di riconoscimento e accertamenti. A breve dovrà comparire davanti al giudice per rispondere degli episodi contestati. Il fatto che l’arma fosse rubata complica la sua situazione, aumentando le potenziali pene.
Le autorità hanno aperto inchieste parallele per accertare da dove provenga l’arma e se l’uomo sia collegato a ulteriori episodi di criminalità nella zona. Ulteriori sviluppi potranno emergere dalle indagini in corso. Nel frattempo, il caso ricorda quanto resti concreta la minaccia di episodi simili in aree urbane periferiche come Nichelino, dove i cittadini attendono segnali di ulteriori prevenzioni sulle sicurezza.