Rapine a Roma: arrestati due italiani dopo una serie di colpi in farmacie

Due uomini di 43 e 33 anni sono stati arrestati a Roma per tre rapine e una tentata rapina in farmacie. Utilizzando uno scooter rubato, uno agiva da “palo” mentre l’altro minacciava i farmacisti con un’arma. Le indagini della Polizia hanno portato alla loro identificazione grazie a video di sorveglianza e prove raccolte durante le…
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Rapine a Roma: arrestati due italiani dopo una serie di colpi in farmacie - Gaeta.it

Le recenti rapine ai danni di farmacie a Roma hanno attirato l’attenzione della Polizia di Stato, che ha arrestato due uomini, di 43 e 33 anni, sospettati di aver messo a segno tre rapine e una tentata all’interno di esercizi commerciali nelle aree di Torpignattara e Sant’Ippolito. Grazie a un’indagine approfondita, gli investigatori sono riusciti a identificare i presunti autori, il cui modus operandi evidenzia una certa audacia e premeditazione.

dettagli delle rapine e modus operandi

Le rapine, tutte avvenute il 19 settembre, seguivano un preciso schema: uno dei due uomini, sullo scooter, agiva come “palo” mentre l’altro entrava nell’esercizio commerciale. All’interno, il rapinatore minacciava i farmacisti con un’arma e si faceva consegnare il denaro. Le indagini hanno ricostruito un evento in cui il presunto rapinatore, dopo aver brandito un’arma da taglio, ha estorcerto un incasso di 398 euro.

Nella stessa giornata, gli uomini hanno rapinato un’altra farmacia in via delle Palme, guadagnando 580 euro, e un’altra ancora in via Pisino, per un totale di 750 euro. Un ulteriore tentativo di rapina è stato frustrato dalla presenza di casse automatiche in una quarta farmacia situata in piazza Bologna, rendendo impossibile il furto.

La Polizia, allertata subito dopo il primo colpo, ha avviato le indagini, raccogliendo prove attraverso le registrazioni delle telecamere di sorveglianza e realizzando un’analisi approfondita dei dati raccolti. Questo ha permesso di identificare il modello e il colore dello scooter utilizzato per le rapine.

arresto e prove raccolte

Negli giorni successivi, grazie a un lavoro meticoloso, gli agenti della Squadra Mobile di Roma sono riusciti a localizzare i due uomini, rintracciandoli presso le loro abitazioni. Al momento dell’arresto, è emerso che lo scooter usato per le rapine risultava rubato, così come la targa applicata ad esso.

Le perquisizioni hanno rivelato altri elementi incriminatori, tra cui due mannaie e uno “spadino”, strumenti presumibilmente utilizzati per le rapine e per forzare le serrature di motocicli. Inoltre, sono state acquisite e analizzate anche le immagini di videosorveglianza, che hanno fornito un’ulteriore assistenza visuale importante per il riconoscimento dei sospetti.

Il fermo dei due indagati è stato emesso sulla base di indizi seri e materiali a carico loro, che includono le accuse di rapina aggravata, tentata rapina aggravata, furto, ricettazione, riciclaggio, porto di arma da taglio e possesso di chiavi alterate o grimaldelli.

sviluppi legali e presunzione di innocenza

Con la richiesta presentata dalla Procura, il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato il fermo dei due uomini, i quali ora affrontano un procedimento legale che determinerà le loro future sorti. Gli indagati, secondo la legge, devono essere considerati presunti innocenti fino a quando non venga emessa una sentenza irrevocabile, in attesa della quale si svolgeranno ulteriori indagini.

Questo episodio mette in evidenza non solo l’efficacia delle operazioni investigative della Polizia di Stato, ma anche la necessità di una continua vigilanza nel contrasto alla criminalità, in particolare in un contesto urbano dove le rapine possono creare insicurezza tra la popolazione e danneggiare le attività commerciali.

Ultimo aggiornamento il 24 Settembre 2024 da Sara Gatti

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