Rapporto Coop 2024: la stagna ripresa economica e l’inquietudine degli italiani

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Rapporto Coop 2024: la stagna ripresa economica e l'inquietudine degli italiani - Fonte: Adnkronos | Gaeta.it

Il Rapporto Coop 2024, presentato recentemente, fornisce un’analisi approfondita sui consumi e gli stili di vita degli italiani, evidenziando un contesto economico in fase di ripresa ma con una crescente inquietudine tra la popolazione. Mentre i dati mostrano segni di recupero, emerge un significativo calo nella fiducia verso il futuro. Le nuove generazioni, pur affrontando sfide particolari, si mostrano più propense a prendere iniziative per influenzare positivamente la loro realtà sociale.

Il clima di inquietudine tra gli italiani

Calo della fiducia nel futuro

Il Rapporto Coop 2024 descrive l’Italia come un “Paese inquieto“, dove la fiducia verso il futuro ha registrato una diminuzione di quattro punti percentuali negli ultimi due anni. Un dato che non passa inosservato e che riflette le preoccupazioni crescenti tra le famiglie italiane. Un ulteriore elemento significativo è l’aumento del timore tra gli italiani, con un incremento dell’11% rispetto al 2022. Questo sentimento di insicurezza si fa particolarmente sentire tra i più giovani, coloro che si trovano a dover affrontare le sfide di un futuro incerto, pur non avendo sempre piena consapevolezza della gravità della situazione.

Le nuove generazioni e il loro attivismo

Le giovani generazioni sembrano voler rispondere a questa inquietudine con un maggiore attivismo sociale. Il 52% dei giovani italiani ha intrapreso azioni concrete per apportare cambiamenti nella società, rispetto al 48% della media europea. Questo dato sottolinea come, nonostante le incertezze, i ragazzi italiani si sentano motivati a contribuire e a farsi sentire, cercando di costruire un futuro migliore.

La realtà economica: una ripresa disomogenea

Segni di recupero e fratture sociali

Sebbene il Rapporto Coop evidenzi che il potere d’acquisto in Italia ha recuperato livelli pre-pandemia e che la situazione di disagio profondo è migliorata notevolmente , permangono enormi differenze sociali. Più precisamente, la percentuale delle famiglie che avrebbero difficoltà ad affrontare una spesa imprevista di 800 euro è calata dal 45% nel 2023 al 33%, delineando un quadro di precarietà che colpisce ancora molti italiani.

Gli sforzi degli italiani: l’overworking come risposta

Un aspetto cruciale che emerge dal rapporto è l’overworking, ovvero il ricorso ad ore lavorative straordinarie, come principale strategia per preservare il proprio tenore di vita. Nel 2023, gli italiani hanno genitivamente accumulato un miliardo e mezzo di ore di lavoro in più rispetto a cinque anni fa, con un impatto notevole sulla qualità della vita. Tuttavia, questa spinta alla produttività non si traduce sempre in benefici economici omogenei.

Disparità di retribuzione tra i diversi settori

Professioni in difficoltà

Analizzando i dati in modo più dettagliato, si nota che ci sono settori economici in cui i redditi per lavoratore sono diminuiti drasticamente. I lavoratori in ambito sanitario hanno subito un calo dell’8,5% mentre quelli del settore dell’istruzione segnano un disastroso -11,2%. Queste statistiche allarmanti evidenziano come la ripresa economica non stia colpendo tutti allo stesso modo; alcune categorie vivono una condizione di grande difficoltà.

I settori in crescita: costruzioni e immobiliare

Al contrario, i settori come costruzione e immobiliare mostrano segnali di sviluppo, con un incremento dei redditi pari al 4,6% e al 6,4% rispettivamente. Questa netta distinzione tra i vari settori si riflette sulla percezione di benessere degli italiani, chiaramente spostata da una parte all’altra: ben il 75% degli intervistati si dichiara insoddisfatto prima di tutto riguardo alla propria retribuzione.

La sottile linea che separa benessere e malessere nell’attuale contesto economico italiano è fra le più delicate e segnate dalle difficoltà della popolazione. Mentre il Paese tenta di risollevarsi da anni complicati, rimane centrale la questione della qualità della vita e della giustizia sociale.

Ultimo aggiornamento il 10 Settembre 2024 da Sofia Greco

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