La città di Ravenna si prepara a un’importante svolta energetica con l’arrivo della nave rigassificatrice ‘BW Singapore‘, previsto per domani. Questa struttura, recentemente acquisita da Snam, si posizionerà a otto chilometri dalla costa, nei pressi di Punta Marina, e rappresenta un passo significativo verso l’ampliamento della capacità di importazione di gas naturale liquefatto in Italia. L’operazione ruota attorno alla costruzione di infrastrutture necessarie per collegare la nave alla rete di trasporto gas esistente, un elemento chiave per garantire la sicurezza energetica del territorio.
Capacità e struttura della nave rigassificatrice
La nave ‘BW Singapore‘ è progettata per avere una capacità di rigassificazione continua di circa 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno, offrendo anche uno stoccaggio di 170mila metri cubi di GNL. Questa struttura galleggiante consentirà di trasformare il gas naturale liquefatto in gas gassoso, rendendolo così idoneo per l’invio attraverso le tubature principali. L’importazione di GNL è una strategia che potrebbe contribuire a diversificare le fonti energetiche nazionali e a ridurre la dipendenza da fornitori esteri.
Per rendere operativo il rigassificatore, è previsto un investimento complessivo di circa un miliardo di euro, coprendo non solo i costi della nave, ma anche l’installazione di un metanodotto sottomarino di circa 8,5 chilometri, oltre a un tratto interrato di 34 chilometri sulla costa. Questo collegamento sarà fondamentale per integrare il GNL nella rete di distribuzione nazionale e per garantire una fornitura continua e sicura di gas ai consumatori.
Tempistiche di avvio e sviluppo del progetto
Stefano Venier, amministratore delegato di Snam, ha fornito dettagli cruciali sull’avvio dell’operazione durante un recente convegno sull’energia tenutosi a Ravenna. Secondo le sue dichiarazioni, “la nave arriverà a fine febbraio, e subito dopo inizieranno i test necessari per completare la fase di predisposizione.” Venier ha sottolineato l’importanza di rendere disponibile il rigassificatore entro il mese di aprile, periodo in cui è previsto l’arrivo delle prime navi commerciali cariche di gas. Questa tempistica è fondamentale per garantire la continuità delle forniture e per supportare il fabbisogno energetico crescente della regione e del paese.
Il progetto non solo si concentra sull’aspetto commerciale, ma include anche un intervento significativo per l’ambiente. Infatti, il Comune di Ravenna ha recentemente approvato un progetto di rinaturalizzazione che trasformerà 80 ettari di terreni agricoli in una nuova area naturale. Questo intervento si integra perfettamente negli accordi con Snam e prevede la creazione di habitat costieri, boschi e prati, garantendo così un equilibrio tra sviluppo energetico e tutela dell’ambiente.
Rinaturalizzazione e impegno ambientale
Il progetto di rinaturalizzazione, finanziato da Snam con un investimento di circa 8,9 milioni di euro, rappresenta un’importante iniziativa per la biodiversità locale. I lavori di trasformazione dovranno essere completati entro un anno dall’entrata in funzione dell’impianto di rigassificazione, dimostrando così un impegno concreto verso la sostenibilità ambientale. La visione di Snam è di garantire che, dopo un periodo di gestione iniziale fissato in tre anni, l’area rinaturalizzata venga restituita alla comunità locale, divenendo di proprietà comunale. “Si tratta di un passo fondamentale per dimostrare come i progetti energetici possano integrarsi con iniziative di conservazione, favorendo un futuro più verde per Ravenna.”
L’arrivo della nave e l’avvio del rigassificatore segnano una fase nuova nella gestione energetica italiana, con potenziali benefici sia per l’economia locale sia per la sicurezza energetica nazionale.