Ravenna: un viaggio tra gastronomia e impegno sociale

Ravenna: un viaggio tra gastronomia e impegno sociale

La regina Camilla e il re Carlo III hanno esplorato le tradizioni gastronomiche di Ravenna, cimentandosi nella preparazione di piatti tipici romagnoli e sostenendo la lotta contro la violenza di genere.
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Ravenna: un viaggio tra gastronomia e impegno sociale - Gaeta.it

A Ravenna, la regina Camilla e il re Carlo III hanno concluso la loro visita in piazza del Popolo, dove hanno avuto l’opportunità di immergersi nelle tradizioni gastronomiche locali. Tra le prelibatezze, hanno scoperto la pasta fatta a mano e i piatti tipici della Romagna, un vero e proprio tuffo nei sapori del territorio.

Nello stand dedicato alla pasta, la regina ha messo le mani in pasta, imparando a tirare la sfoglia e a chiudere cappelletti, sotto la guida esperta dello chef Massimo Bottura. Un nome che non ha bisogno di presentazioni, visto il suo ristorante, l’Osteria Francescana, insignito di tre stelle Michelin.

Ma non è finita qui. Durante questa esperienza culinaria, i reali hanno osservato con interesse la preparazione dei passatelli, un piatto tradizionale romagnolo a base di pane grattugiato e uova, un vero simbolo della cucina locale.

E mentre il re Carlo III si è cimentato in una degustazione di due prodotti emblematici italiani – il Parmigiano Reggiano e un whisky single malt scozzese – è emerso un messaggio chiaro: la gastronomia può unire culture diverse. Questo abbinamento di sapori ha messo in luce i legami culturali tra Scozia e Italia, sottolineando l’importanza della collaborazione tra le due nazioni.

Successivamente, i reali hanno assaporato l’aceto balsamico di Modena, un prodotto DOP che rappresenta l’eccellenza della cucina emiliana, noto per il suo profilo aromatico complesso e il suo utilizzo in numerosi piatti.

Ma la visita non si è limitata alla gastronomia. La regina Camilla, insieme a Laura Mattarella, ha visitato il centro Linea Rosa, un’associazione che combatte contro la violenza di genere. Qui, il loro incontro ha assunto un significato profondo: hanno offerto due fiori in mosaico, parte del progetto “Ravenna città amica delle donne”, un gesto simbolico per sensibilizzare l’opinione pubblica su una questione così delicata.

A Camilla è stata donata una camelia, il suo fiore simbolo, mentre a Laura è stato regalato un corbezzolo, un fiore rappresentativo dell’Italia. Un gesto che ha evidenziato l’impegno comune nella lotta contro la violenza di genere, affrontando una problematica sociale di cruciale rilevanza.

Un altro momento significativo si è svolto nello stand di Slow Food, dove i reali hanno ricevuto una doggy bag con una selezione di prodotti tipici della Romagna. All’interno, ingredienti di eccellenza come il culatello Terra di Nebbia, il salame di mora romagnola e l’anguilla marinata di Comacchio, tutti riconosciuti a livello nazionale per la loro qualità.

Non mancavano il carciofo moretto di Brisighella, un prodotto IGP, e la composta di pesca dal buco incavato, un dolce tipico della tradizione romagnola. E per completare il pacco, l’olio extravergine d’oliva dei presidi secolari di Brisighella e lo sherry di moretta di Vignola, un omaggio ai sapori autentici dell’Emilia-Romagna.

Infine, il sale di Cervia, estratto dalla storica riserva Camillone, ha arricchito questa esperienza culinaria, sottolineando la varietà e la ricchezza gastronomica della regione.

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