Recco ricorda il dramma del bombardamento del 1943: un cammino della memoria e riti commemorativi

Il 10 novembre, Recco commemora l’ottantunesimo anniversario del bombardamento del 1943 con eventi commemorativi e il ‘cammino della memoria’, riflettendo sulla resilienza e l’importanza della pace.
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Recco ricorda il dramma del bombardamento del 1943: un cammino della memoria e riti commemorativi - Gaeta.it

Il 10 novembre rappresenta una data di grande significato per la cittadina ligure di Recco, poiché segna l’ottantunesimo anniversario del primo bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale. In quell’occasione, nella notte tra il 9 e il 10 novembre 1943, la RAF effettuò una delle ventisette incursioni aeree che colpirono la comunità, causando 127 morti tra i civili e riducendo al 95% gli edifici del centro. Le commemorazioni per questa triste ricorrenza hanno coinvolto la popolazione locale con una serie di eventi volti a mantenere vivo il ricordo di quei tragici momenti.

Le commemorazioni e il cammino della memoria

Quest’anno, per ricordare il dramma vissuto, è stato inaugurato il quarto ‘cammino della memoria’, un percorso che parte dal Santuario di Nostra Signora del Suffragio e si snoda attraverso i luoghi di Recco che videro la fuga dei cittadini dalla devastazione. Il cammino ha lo scopo di far rivivere le esperienze di quei giorni tragici, offrendo ai partecipanti una significativa opportunità di riflessione sul passato e sull’importanza della memoria storica.

Il suono delle sirene antiaeree ha evocato ricordi profondi tra gli abitanti, riportando alla mente il terrore e l’incertezza di quel periodo. Durante il cammino, i partecipanti hanno potuto osservare i luoghi che furono scelte di rifugio per i recchelini, luogo di salvezza ma anche di sofferenza. Questa iniziativa educativa e commemorativa è un potente richiamo alla necessità di non dimenticare le cicatrici del passato e di onorare coloro che persero la vita.

La cerimonia religiosa in ricordo dei caduti

Una delle cerimonie principali si è svolta presso la chiesa dell’Ascensione, dove è stata officiata una messa in suffragio delle vittime dei bombardamenti. I sacerdoti don Enrico Ciangherotti e don Giuseppe Guastavino hanno concelebrato la funzione, che ha richiamato numerosi fedeli desiderosi di rendere omaggio ai loro concittadini scomparsi nel conflitto. La celebrazione religiosa ha rappresentato un momento di unità e riflessione per l’intera comunità, unendo i doveri spirituali e le necessità di commemorazione civica.

Le parole del sindaco Carlo Gandolfo, che ha partecipato attivamente alla cerimonia, hanno risuonato come un forte messaggio di resilienza e speranza. Il sindaco ha sottolineato l’importanza di ricordare i tragici eventi del passato, non solo per onorare il sacrificio di chi ha perso la vita, ma anche per riconoscere la forza mostrata dalla comunità nel periodo della ricostruzione. La perdita della chiesa di San Giovanni Battista e di gran parte del patrimonio edilizio ha segnato una frattura profonda, ma la determinazione dei recchelini ha portato a una ricostruzione capace di ricompattare il tessuto sociale e economico del paese.

Un bilancio emotivo e sociale

Le celebrazioni di quest’anno non sono state solo un momento di dolente ricordo, ma anche un’occasione per riflettere sul valore della pace e della comunità. Il ricordo dei bombardamenti e la rievocazione dei traumi passati fungono da monito, ma allo stesso tempo permettono di evidenziare la capacità di resilienza della cittadinanza. La ricostruzione di Recco, avvenuta concretamente e simbolicamente, rappresenta una testimonianza del potere della comunità di superare le avversità attraverso la coesione e l’impegno.

L’ottantunesimo anniversario del bombardamento di Recco diventa così non solo una commemorazione della sofferenza, ma anche un’occasione per celebrare la vita e il futuro di un popolo che ha saputo rialzarsi. Nonostante il peso di quella tragedia, la cerimonia ha portato un messaggio chiaramente incoraggiante, spingendo la comunità a guardare al futuro con fiducia.

Ultimo aggiornamento il 10 Novembre 2024 da Sofia Greco

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