Nel 2023, la stazione di inanellamento di Bocca di Caset in Trentino ha registrato un numero straordinario di catture, con oltre 15.703 uccelli appartenenti a 75 specie diverse. Questo risultato rappresenta un picco storico per l'area, suscitando l'interesse di esperti e appassionati. Tra le specie catturate, molte sono protette dalla Direttiva Uccelli della Comunità Europea, tra cui civette capogrosso, civette nane e picchi neri. Questa iniziativa contribuisce non solo alla ricerca scientifica, ma anche alla conservazione delle specie aviarie e dei loro habitat.
Numeri record e specie catturate
Dati in crescita dal 1997
Il 2023 è stato un anno senza precedenti per la stazione di inanellamento di Bocca di Caset, con un aumento di oltre 3.500 uccelli catturati rispetto al massimo precedente risalente al 1997. Paolo Pedrini, responsabile della stazione e coordinatore dell'Ambito di ricerca Biologia della Conservazione presso il Muse, ha evidenziato l'importanza di queste catture.
Tra le specie inanellate, il lucherino ha primeggiato con un totale di 4.566 individui, seguito dal fringuello con 2.661. La peppola, tradizionalmente meno rappresentata, ha raggiunto un picco considerevole con 539 catture, segnando una delle annate più abbondanti della sua storia. Le catture rappresentano un forte indicativo delle dinamiche ecologiche in atto, sottolineando la sovrapposizione di annate fortunate per diverse specie, sia migratorie che invasive.
In tutto, sono state registrate 28 ricatture. Queste includono individui già inanellati precedentemente, sia presso la stessa stazione sia in altre località. Questo tipo di monitoraggio è cruciale per comprendere i movimenti migratori e la salute delle popolazioni aviarie.
Scoperte e viaggi migratori
Tracciamento di specie insolite
Un aspetto affascinante degli inanellamenti del 2023 è stata la cattura di specie provenienti da diverse aree geografiche. Chiara Fedrigotti, ricercatrice coinvolta nel progetto, ha sottolineato il ritrovamento di individui con anelli di provenienza internazionale: una bigiarella con un anello belga, una cincia mora con un anello ceco e un'altra con un anello austriaco. Queste scoperte suggeriscono non solo l'ampiezza dei percorsi migratori, ma anche l'importanza della stazione di Bocca di Caset come punto di riferimento nell'osservazione degli uccelli migratori.
Le otto ricatture di individui già inanellati in stazioni italiane rappresentano un'affermazione della rete di monitoraggio e conservazione in atto nel paese. Grazie a questi dati, è possibile tracciare i percorsi migratori e identificare le aree critiche per la conservazione della biodiversità aviarie.
Monitoraggio notturno e diversità biologica
Attività di cattura notturna
Il 2023 ha visto anche l'inclusione di ulteriori attività di monitoraggio presso la stazione, che ha raccolto dati interessanti anche durante le ore notturne. Sono stati estratti dalle reti 28 pipistrelli e 91 farfalle notturne, un'importante fonte di informazioni per il monitoraggio della biodiversità. Le catture di farfalle, avvenute tra agosto e settembre, indicano la diversità ecologica dell’area e l'importanza di queste indagini per la ricerca.
In aggiunta, è stato effettuato il prelievo di penne da 300 individui appartenenti a 26 specie diverse. Questi campioni possono fornire informazioni significative sulla salute degli ecosistemi e sulle dinamiche delle popolazioni. Fino al 25 ottobre, la stazione di Bocca di Caset offre l'opportunità di visitare il sito, permettendo al pubblico di apprendere di più su queste attività scientifiche e sul valore della conservazione della fauna selvatica.
