Reggio Calabria celebra il IX Foro Mondiale della Gastronomia Messicana con un accordo storico

Reggio Calabria celebra il IX Foro Mondiale della Gastronomia Messicana con un accordo storico

Il IX Foro Mondiale della Gastronomia Messicana a Reggio Calabria ha celebrato la cucina messicana come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, promuovendo cooperazione culturale tra Messico e Italia attraverso la Carta di Reggio Calabria.
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Reggio Calabria celebra il IX Foro Mondiale della Gastronomia Messicana con un accordo storico - Gaeta.it

Il IX Foro Mondiale della Gastronomia Messicana si è concluso a Reggio Calabria, segnando un evento significativo nell’ambito della promozione della cucina tradizionale messicana come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Questo incontro, che ha avuto un’importante dimensione culturale e internazionale, ha coinciso con il 150° anniversario dei rapporti diplomatici tra Messico e Italia. La manifestazione ha coinvolto rappresentanti italiani, messicani e spagnoli, nel cuore delle storiche località di Gerace ed Altomonte.

Un evento di rilevanza mondiale

L’evento ha visto la partecipazione di esperti delle varie nazioni, uniti nell’intento di valorizzare la cucina messicana e la sua identità culturale, attraverso un programma ricco di attività. Il Foro è stato descritto come un “esperienza straordinaria” da Patrizia Nardi, sottolineando l’importanza del dialogo tra comunità di patrimonio culturale immateriale. Durante i sei giorni di lavori, i partecipanti hanno condiviso conoscenze e buone pratiche, riflettendo sull’importanza della cooperazione internazionale nella salvaguardia del patrimonio culturale.

L’analisi dei temi trattati ha incluso discussioni sulle politiche di sostenibilità, l’alimentazione sana come diritto umano e il ruolo delle cucine tradizionali nel contesto contemporaneo. Questa piattaforma ha permesso di affrontare questioni cruciali come i cambiamenti climatici e la qualità della vita, rafforzando l’idea che la gastronomia va oltre il semplice nutrimento, diventando un veicolo di dialogo interculturale.

La carta di Reggio Calabria come simbolo di cooperazione

Uno dei momenti clou del Foro è stata la firma della Carta di Reggio Calabria, che sancisce l’impegno futuro verso la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale e della cucina popolare. La carta è stata sottoscritta da rappresentanti messicani e italiani, segnando un passo importante nella creazione di una piattaforma di lavoro per la diplomazia culturale. Questo accordo mira a stabilire un senza frontiere per le azioni condivise nei prossimi anni, con Reggio Calabria, Madrid, Città del Messico e Roma come centri propulsivi di iniziative culturali.

Professionisti provenienti da vari ambiti hanno sottolineato il valore della collaborazione fin dall’inizio del progetto. Il successo del Foro è stato dimostrato dalla volontà di lavorare insieme su progetti comuni per valorizzare le tradizioni gastronomiche e il patrimonio culturale di ciascun Paese. Gloria Lopez Morales ha evidenziato come questo incontro rappresenti un’opportunità unica per le comunità coinvolte, permettendo di creare un programma di cooperazione a lungo termine.

Impegni e prospettive future

Tra le istituzioni che hanno sostenuto il Foro vi sono l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale e vari esperti messicani, italiani e spagnoli. La presenza di chefs locali e internazionali ha anche permesso di realizzare eventi gastronomici, rafforzando il messaggio che la cucina è parte integrante dell’identità culturale. Il Segretario del Turismo del Michoacán, Roberto Monroy, ha confermato l’impegno della sua amministrazione a sostenere le cucine tradizionali e a mettere in atto politiche pubbliche di valorizzazione, riflettendo sul grande patrimonio gastronomico del Messico.

Riguardo alla partecipazione dell’Ambasciatore del Messico in Italia, Carlos García de Alba, si è espresso soddisfatto per l’importanza di questo progetto e la sua connessione con la Convenzione UNESCO del 2003. Il Foro ha permesso di instaurare nuovi legami culturali fra Messico e Italia, favorendo una collaborazione ben più profonda.

Un programma ricco di esperienze culinarie

Durante i sei giorni dell’evento, ci sono stati momenti di condivisione culinaria attraverso iniziative come il “Carrusel gastronomico” ad Altomonte e i “Racconti Gastronomici” a Gerace, dove chef di fama hanno reinterpretato le tradizioni culinarie. Questi eventi hanno offerto una vetrina potente per il patrimonio gastronomico dei tre Paesi coinvolti, dimostrando che il cibo può fungere da ponte di collegamento tra culture diverse.

Il lavoro delle “cocineras” del Michoacan ha ricevuto particolare attenzione, evidenziando come il riconoscimento UNESCO ha permesso loro di ottenere una visibilità significativa e contribuire alla crescita sociale e culturale delle loro comunità. L’evento ha così messo in luce non solo la storia gastronomica, ma anche l’impatto sociale che la cucina tradizionale può avere nelle comunità.

Il futuro della gastronomia come patrimonio mondiale

A Reggio Calabria si chiude un capitolo, ma l’inizio di un viaggio il cui obiettivo è l’istituzione di un’associazione internazionale per la salvaguardia della cucina tradizionale. Con i progetti già avviati e la promessa di futuri appuntamenti, le prospettive sembrano promettenti. Le istituzioni coinvolte sono determinate a rafforzare ulteriormente i legami creati, consapevoli che la cooperazione internazionale nel settore gastronomico rappresenta un’importante leva per lo sviluppo culturale e sociale.

La partecipazione attiva di accademie, comunità locali e organizzazioni non governative, uniti nella valorizzazione della cucina tradizionale, rappresenta una forte spinta per un rinnovato dialogo interculturale. Con la firma della Carta di Reggio Calabria, è emersa una volontà collettiva di lavorare insieme per preservare e valorizzare l’eredità culturale e gastronomica, non solo per le generazioni presenti, ma anche per quelle future.

Ultimo aggiornamento il 21 Dicembre 2024 da Sara Gatti

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