Il tema delle estorsioni e dell’usura in Italia, e in particolare a Reggio Calabria, è al centro del dibattito pubblico e delle iniziative di sensibilizzazione. Maria Grazia Nicolò, prefetto e commissario straordinario del governo per le azioni antiusura e antiracket, ha lanciato un appello ai commercianti e alla cittadinanza. Durante la “Passeggiata antiracket”, tenutasi recentemente in città, ha sottolineato l’importanza di segnalare i crimini che affliggono il tessuto economico e sociale locale.
L’iniziativa di sensibilizzazione
La “Passeggiata antiracket”, promossa dalla Federazione nazionale delle associazioni antiracket, ha visto una massiccia partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e della società civile. Luigi Ferrucci, presidente della federazione, insieme a Tano Grasso, fondatore dell’organizzazione, ha supportato l’iniziativa. Anche Francesco Siclari, leader della sezione reggina dell’associazione, ha messo in risalto l’importanza della collaborazione tra enti pubblici e privati nella lotta al crimine organizzato.
La manifestazione ha avuto l’obiettivo di accrescere la consapevolezza tra i cittadini sull’importanza di denunciare i comportamenti estorsivi. Durante il suo intervento, il prefetto Nicolò ha evidenziato come le denunce da parte di chi subisce il racket siano cruciali. Nonostante le forze dell’ordine stiano operando intensamente per debellare queste pratiche, i dati indicano una discrepanza tra le operazioni di polizia giuridica e il numero di denunce ricevute. La mancanza di segnalazioni da parte di commercianti e cittadini rappresenta un ostacolo significativo nella lotta contro l’usura.
Il ruolo delle istituzioni e delle associazioni
Maria Grazia Nicolò ha parlato dell’impegno delle istituzioni per estirpare la criminalità dal territorio. Ha dichiarato che è fondamentale che i cittadini si fidino dello Stato e delle sue istituzioni per denunciare le attività illecite. La presenza di numerosi attori, dalle autorità locali alle associazioni antiracket, durante la passeggiata sottolinea la volontà di combattere insieme un fenomeno che ha radici profonde e complesse.
Il prefetto ha messo in evidenza che, oltre a creare consapevolezza, l’incontro serve anche per stimolare le persone a farsi avanti. Ogni denuncia, anche quella di un solo commerciante, sarebbe considerata un grande passo avanti. L’impegno collettivo e il lavoro sinergico tra istituzioni e associazioni sono visti come strumenti indispensabili per ripristinare la legalità e garantire un ambiente più sicuro per tutti.
L’importanza della collaborazione nella lotta alla criminalità
A fianco del commissario Nicolò, anche il prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, ha voluto stressare l’importanza di fare rete. La loro presenza insieme in questo evento rappresenta un appello forte e chiaro a tutti i cittadini e imprenditori, per non chiudersi in sé stessi ma per unirsi nella lotta contro la criminalità. Vaccaro ha affermato che essere presenti significa lavorare insieme e che questa collaborazione è fondamentale in ogni contesto sociale.
Il messaggio volto a coinvolgere attivamente i cittadini è stato chiaro: ognuno ha un ruolo nella costruzione di una comunità più sicura. L’invito a unirsi al movimento contro l’estorsione è una chiamata all’azione per tutti, non solo per i commercianti, ma per chiunque voglia contribuire a un cambiamento positivo. La lotta non può essere condotta solo dalle forze dell’ordine, ma richiede un’inversione di tendenza culturale, in cui la denuncia diventi un gesto quotidiano e naturale, un modo per affermare il diritto alla legalità e alla sicurezza.