Regione finanzia nuove risorse per pesca e acquacoltura per fronteggiare rincari causati dal conflitto in Ucraina

Regione finanzia nuove risorse per pesca e acquacoltura per fronteggiare rincari causati dal conflitto in Ucraina

La Regione stanzia 1,5 milioni di euro in fondi europei, statali e regionali per sostenere pesca e acquacoltura, compensando i rincari causati dal conflitto in Ucraina e favorendo la commercializzazione.
Regione Finanzia Nuove Risorse Regione Finanzia Nuove Risorse
La Regione ha stanziato 1,5 milioni di euro in fondi aggiuntivi per sostenere le imprese di pesca e acquacoltura, contrastando gli aumenti dei costi causati dal conflitto in Ucraina e favorendo la commercializzazione dei prodotti. - Gaeta.it

La giunta della Regione ha deciso di stanziare fondi aggiuntivi a favore delle imprese di pesca e acquacoltura per compensare i maggiori costi derivati dalla guerra in Ucraina. Questa decisione arriva dopo aver ottenuto ulteriori risorse europee, statali e regionali destinate a sostenere un settore già messo alla prova dai rincari. Lo stanziamento si rivolge soprattutto a sostenere la commercializzazione all’interno dei comparti.

incremento dei finanziamenti grazie a fondi europei e contributi nazionali

L’assessore alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche, Stefano Zannier, ha spiegato che la Regione ha ricevuto un ulteriore finanziamento legato al Fondo europeo per gli Affari marittimi e la Pesca 2014-2020. Il totale delle nuove risorse ammonta a circa 1,5 milioni di euro. Questo importo include circa 771mila euro di quota Ue, 540mila euro di cofinanziamento statale e 231mila euro di fondo regionale. Questi fondi si aggiungono ad altre economie pari a quasi 237mila euro già disponibili.

La combinazione di queste disponibilità economiche permette di incrementare i budget dei bandi destinati ai settori della pesca e dell’acquacoltura. Si tratta di una risposta concreta per limitare il peso dell’aumento dei costi sulle imprese coinvolte, a seguito delle difficoltà create dal conflitto in Ucraina che ha influenzato prezzi e logistica.

destinazione dei fondi per i bandi regionali della pesca e acquacoltura

Nel dettaglio, secondo quanto comunicato dalla Regione, sono state assegnate risorse aggiuntive per 1.497.141 euro al bando rivolto alle imprese dell’acquacoltura, portando così la dotazione totale a oltre 3,2 milioni di euro. Questo bando ha l’obiettivo di sostenere principalmente la fase della commercializzazione nel frontale acquacoltura, un passaggio delicato per molte aziende.

Per quanto riguarda invece le imprese di pesca, il nuovo stanziamento ammonta a quasi 283mila euro, che permettono di raggiungere complessivamente 1,5 milioni di euro di finanziamenti messi a disposizione. Entrambe le linee di intervento rientrano nella misura 5.68 paragrafo 3 del Feamp, che mira a sostenere i produttori nella commercializzazione dei loro prodotti.

La giunta regionale ha approvato queste modifiche ai bandi già esistenti, con l’intento di mantenere un aiuto concreto in un momento in cui i costi delle materie prime, dell’energia e della logistica stanno gravando pesantemente sul comparto ittico. Le risorse supplementari contribuiscono a dare respiro economico alle imprese nell’attività quotidiana e nella costruzione di filiere più stabili.

contesto economico e impatto del conflitto ucraino sulle imprese locali

Le imprese di pesca e acquacoltura italiane hanno subito negli ultimi anni aumenti rilevanti dei costi operativi. Il conflitto in Ucraina ha generato tensioni sui prezzi del gas e delle materie prime usate nel comparto, oltre a rendere più complicati i trasporti internazionali. Questo ha prodotto una spinta al rialzo dei costi per carburanti, mangimi, materiale per le attrezzature e così via.

La Regione ha quindi ritenuto necessario introdurre nuovi fondi per far fronte a questa fase complicata. Le risorse accordate puntano a sostenere le imprese nel mantenere l’attività produttiva e promuovere la vendita diretta dei prodotti attraverso strutture commerciali adeguate. Il bando approvato lo scorso marzo rappresenta la cornice entro cui si collocano questi finanziamenti integrativi.

Tutte le misure rientrano nell’ambito della politica europea a sostegno della pesca sostenibile e dell’acquacoltura, misurata soprattutto sulla capacità di gestire le risorse marine nel rispetto dell’ambiente e degli equilibri economici locali. La priorità resta un comparto ittico attivo, che possa continuare a garantire occupazione e produzione qualitativa.

L’incremento di risorse e l’attenzione dedicata alla rete commerciale costituiscono strumenti per stabilizzare la situazione e prevenire ripercussioni più gravi per le aziende, specie quelle di minori dimensioni. Questi interventi si aggiungono ad altre iniziative regionali già avviate per la tutela del lavoro nei settori collegati al mare e alle risorse marine.

La delibera della giunta è un segnale forte dell’impegno pubblico verso un comparto di rilievo per l’economia regionale, che in questi mesi si era trovato a fare i conti con un rincaro imprevisto e in parte fuori controllo. Le risorse aumentate andranno a coprire aspetti fondamentali per la continuità delle attività e la valorizzazione dei prodotti ittici locali.

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