Regione Lazio chiede al Governo di rivedere l’esclusione della Via Appia dal riconoscimento UNESCO

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Regione Lazio chiede al Governo di rivedere l'esclusione della Via Appia dal riconoscimento UNESCO - Gaeta.it

La Regione Lazio sta prendendo in considerazione di intervenire presso i pertinenti organi statali per ottenere una revisione della decisione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO. La mozione, firmata dai consiglieri regionali del Partito Democratico, Eleonora Mattia e Salvatore La Penna, suggerisce di includere nel riconoscimento della storica "Via Appia – Regina Viarum" anche i tratti che attualmente risultano esclusi. Queste aree, che riguardano i comuni di Lanuvio, Velletri, Nemi e Genzano nel territorio dei Castelli Romani e diversi comuni della provincia di Latina, come Cisterna, Latina, Norma, Sermoneta, Sezze, Pontinia e Terracina, meritano di essere parte di un patrimonio culturale pienamente riconosciuto.

il ruolo del comitato mondiale dell'unesco

decisione di esclusione del tracciato della Via Appia

L'esclusione dei segmenti della Via Appia dal riconoscimento UNESCO è stata raccomandata dall’ICOMOS, acronimo di International Council on Monuments and Sites, un ente con status consultivo presso l'UNESCO. La decisione non è definitiva; infatti, il Governo italiano ha la facoltà di avviare un percorso per rivalutare questa esclusione. L'attenzione dei consiglieri va quindi rivolta nelle direzioni giuste affinché vengano esplorate tutte le possibilità per riunificare i tratti dell'importante arteria antica.

Il Comitato del Patrimonio Mondiale ha la responsabilità di esaminare le candidature dei siti nella lista UNESCO, garantendo che soddisfino i criteri stabiliti. Questo processo, altamente rigoroso, implica spesso consultazioni su vari livelli, per cui è essenziale che le decisioni iniziali possano essere riviste alla luce di nuove informazioni o di un cambiamento nel contesto culturale e storico.

importanza per il territorio del lazio

La mozione dei consiglieri dem solleva questioni importanti per l’identità culturale e turistica della regione. Il riconoscimento della Via Appia come un patrimonio UNESCO non è solo un traguardo per i comuni direttamente coinvolti, ma rappresenterebbe un segnale forte per l'intera Regione Lazio. La valorizzazione di questo sito archeologico permetterebbe di attrarre turisti e studiosi, ma anche di sviluppare attività economiche legate al turismo culturale.

L’inclusione dei tratti esclusi consentirebbe di raccontare una storia ricca e stratificata, legata alla Via Appia, antica via di collegamento tra Roma e il sud dell’Italia, usata in epoca romana per il trasporto di merci e persone. Comprendere l'importanza di un percorso storico così unico è fondamentale per mantenere viva la nostra eredità culturale.

mobilitazione e sostegno politico

appello alla giunta regionale

Eleonora Mattia e Salvatore La Penna hanno lanciato un appello alle forze politiche regionali affinché supportino la loro mozione. Secondo i due consiglieri, ci si attende che l'attuale Giunta Rocca attivi le dovute interlocuzioni con il Governo di Giorgia Meloni e le istituzioni competenti. L’obiettivo è dunque quello di stimolare un impegno comune per la reintegrazione dei tratti esclusi.

L’inclusione dei segmenti della Via Appia è vista come una questione non solo di giustizia storica ma come un’opportunità per promuovere la regione Lazio come una destinazione internazionale e significativa. La richiesta di supporto alle altre forze politiche è un segnale importante della coesione su temi di interesse collettivo rilevanti per il futuro culturale e turistico della regione.

prospettive future

Il successo di questa mozione potrebbe costituire un importante passo avanti per il riconoscimento della Via Appia come bene culturale universale. La speranza è che si possa attivare dialogo e collaborazione tra le istituzioni locali e nazionali affinché l'eredità storica della Via Appia venga riconosciuta e valorizzata in maniera integrale, preservando la ricchezza dell'identità culturale non solo per le generazioni presenti ma anche per quelle future.

Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2024 da Elisabetta Cina

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