La proposta della creazione di un “black point” tra via Nomentana e via del Casale di San Basilio ha sollevato un’ondata di critiche e preoccupazioni nella comunità. Dopo le forti opposizioni sollevate dai comitati di quartiere e dai residenti, il consigliere regionale Marco Colarossi ha annunciato l’intenzione di presentare una risoluzione alla commissione speciale Giubileo della Regione Lazio. Questo articolo analizza i dettagli del progetto, le obiezioni sollevate, e le possibili conseguenze sulla viabilità della zona.
La questione del black point: cosa prevede il progetto
La creazione di un incrocio ad alto rischio
Roma Capitale ha mappato 175 “black point”, punti di intersezione stradale ad altissimo rischio, e tra questi emerge l’incrocio tra via Nomentana e via del Casale di San Basilio. L’intento di risolvere i problemi di viabilità si traduce in una proposta di modifiche significative: l’istituzione di un senso unico su via Nomentana, in direzione di Roma, dall’intersezione con via del Casale di San Basilio fino a via Diego Fabbri. Questo cambiamento obbligherebbe gli automobilisti in direzione Gra a deviare su via Fabbri. Tale modifica è stata messa in atto con l’obiettivo di ridurre il numero di incidenti che si verificano in questa zona molto trafficata.
Le misure percettibili da parte dei cittadini
Pur essendo motivato dalla necessità di garantire maggiore sicurezza stradale, il progetto ha sollevato nel corso del tempo un acceso dibattito pubblico. I residenti e i comitati di quartiere hanno evidenziato come queste misure possano non solo complicare ulteriormente la viabilità, ma anche provocare un effetto paradosso: l’aumento del traffico su strade già congestionate, in particolare quelle nelle vicinanze di scuole e altre strutture. Questa situazione succede in un contesto in cui la sicurezza stradale è diventata un tema cruciale per le famiglie e per gli automobilisti che transitano quotidianamente.
Le obiezioni dei residenti e degli enti locali
Il parere negativo dei Municipi
L’opposizione al progetto è cresciuta in modo significativo, con i consiglieri dei III e IV Municipi che hanno già espresso il loro disaccordo con due note ufficiali inviate al Campidoglio. Le loro preoccupazioni si fondano sull’idea che l’intervento potrà peggiorare la situazione della viabilità all’interno di un quartiere già affollato e complesso da gestire, avviando una discussione su un possibile abbandono del progetto.
L’incontro cruciale nella commissione speciale Giubileo
Il 13 settembre, si è svolto un incontro presso la commissione speciale Giubileo presso la Regione Lazio dove erano presenti vari attori coinvolti. Hanno partecipato ai lavori comitati di quartiere, l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè, e rappresentanti dei Municipi III e IV, mostrando l’unità di intenti nella richiesta di riconsiderare il progetto. Marco Colarossi, vicepresidente dell’intergruppo Forza Italia-Noi Moderati, ha sottolineato la posizione negativa emersa dai vari enti chiamati a esprimersi, mettendo in evidenza le gravi preoccupazioni relative all’incremento del traffico e alla sicurezza stradale.
L’appello alla sensibilizzazione per la sicurezza stradale
Il quadro preoccupante degli incidenti a Roma
Il presidente della commissione Giubileo, Giorgio Simeoni, ha richiamato l’attenzione sull’aumento drammatico degli incidenti stradali a Roma. Nel 2023, si è registrato un incremento del 28% rispetto all’anno precedente, evidenziando la necessità di intervenire in modo efficace. La crescita degli incidenti mortali suggerisce un’urgenza che non può essere ignorata, e pone domande sull’efficacia dei progetti di sicurezza stradale in atto.
La proposta di iniziative mirate
Simeoni ha dichiarato che auspica che il progetto in discussione possa ridurre del 50% il tasso di incidentalità, ma sottolinea l’importanza di un intervento più ampio. L’avvio di una campagna di sensibilizzazione inclusiva, che coinvolga Roma Capitale, i Municipi e la Regione, è essenziale per evidenziare l’importanza della sicurezza stradale e prevenire ulteriori tragedie. La necessità di una revisione del progetto attuale si è quindi configurata come un passo necessario per proteggere la comunità e garantire strade più sicure per tutti.