Regione Liguria pronta a costituirsi parte civile per danni d'immagine dopo il caso mura e la falsa aggressione fascista

Regione Liguria pronta a costituirsi parte civile per danni d’immagine dopo il caso mura e la falsa aggressione fascista

La regione Liguria, guidata da Marco Bucci, si prepara a costituirsi parte civile contro Fabiano Mura per la falsa denuncia di aggressione fascista a Genova, tutelando l’immagine e la reputazione del territorio.
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La regione Liguria, guidata da Marco Bucci, si prepara a costituirsi parte civile per tutelare la propria immagine dopo la falsa denuncia di un’aggressione fascista da parte del sindacalista Fabiano Mura, ora indagato per simulazione di reato. - Gaeta.it

La giunta della regione Liguria, guidata da Marco Bucci, si prepara ad affrontare le ripercussioni legali legate alla denuncia di un’aggressione fascista poi risultata falsa. La vicenda coinvolge il sindacalista della Fillea Cgil Fabiano Mura indagato a Genova per simulazione di reato. Il presidente Bucci ha annunciato l’intenzione di proporre una delibera per costituirsi parte civile nei confronti di chi ha diffuso una notizia che ha danneggiato l’immagine della regione.

Il caso della falsa aggressione e le indagini in corso a genova

Lo scorso 15 aprile a Genova, Fabiano Mura ha denunciato di essere stato aggredito da due sconosciuti con motivazioni di natura fascista. Quella denuncia, che in un primo momento aveva sollevato preoccupazioni e solidarietà, si è rivelata infondata. La procura del capoluogo ligure ha avviato un’indagine per accertare la simulazione del reato da parte del sindacalista. Questo sviluppo ha acceso un dibattito non solo sul piano giudiziario, ma anche politico, vista la forte mobilitazione che era nata intorno al caso.

L’assemblea regionale e i primi provvedimenti

Il giorno stesso della presunta aggressione un’assemblea regionale aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno per condannare l’atto violento subito dal rappresentante sindacale. La successiva scoperta della falsità della denuncia mette sotto pressione tutte le istituzioni che si erano espresse pubblicamente sulla vicenda. Ora la possibilità di un processo con accuse precise apre la strada a richieste di risarcimento per danni d’immagine.

La reazione di marco bucci e la proposta in giunta

Marco Bucci, presidente della regione Liguria, ha risposto in aula durante un’interrogazione del consigliere Angelo Vaccarezza di Forza Italia, affrontando direttamente il tema della possibile richiesta di danni. Alla base della sua dichiarazione c’è la volontà dell’amministrazione regionale di tutelare sia l’immagine della regione che il clima sociale che un episodio simile può alterare.

Bucci ha sottolineato che la questione non riguarda solo il consiglio regionale, ma tutta la comunità ligure, che rischia di essere coinvolta in modo negativo da accuse poi risultate infondate. Per questo motivo ha annunciato che, se la magistratura dovesse formulare accuse specifiche per simulazione di reato, proporrà una delibera per costituire la regione parte civile nel procedimento. In questo modo la Regione punta a ottenere un risarcimento del danno d’immagine provocato dalla falsa aggressione.

Il dibattito politico e la solidarietà contestata

La vicenda ha scatenato anche un acceso dibattito politico. Il presidente Bucci ha criticato la partecipazione di consiglieri regionali a manifestazioni di solidarietà nei confronti di Mura, definite “inaccettabili” perché basate su un episodio falso. Circa cinquecento persone erano scese in piazza a Sestri Ponente per esprimere sostegno al sindacalista subito dopo la denuncia. Bucci ha rimarcato che eventi simili possono rendere la regione più vulnerabile e spiegano come in certe occasioni si rischi di apparire ingenui.

Appello all’unità

L’invito, espresso dal presidente, è che anche le opposizioni si uniscano alla costituzione di parte civile, per inviare un segnale collettivo forte su come la Liguria intende difendersi da accuse infondate. Un richiamo che richiama l’atteggiamento usato dalla regione dopo il crollo del ponte Morandi, quando un fronte comune diede un’idea di compattezza e responsabilità istituzionale.

Le osservazioni di vaccarezza e l’appello a tutela dell’immagine della regione

Angelo Vaccarezza, primo firmatario dell’interrogazione, ha espresso preoccupazione per le ricadute penali che potrebbe avere la vicenda. Ha sottolineato come la regione Liguria, insieme a partiti del centrosinistra e sindacati, debba sentirsi parte lesa e difendere l’immagine di un territorio che ha già pagato un prezzo alto in termini umani, soprattutto negli ultimi anni.

Vaccarezza ha puntato l’attenzione sul fatto che l’eventuale processo potrebbe coinvolgere più soggetti, chiamati a rispondere penalmente per un episodio che ha alimentato tensioni senza fondamento. La posizione del consigliere sottolinea l’importanza di evitare danni ulteriori all’immagine di Genova e di tutta la Liguria, di fronte a notizie prive di riscontri concreti.

Lo sviluppo di questa vicenda verrà seguito con attenzione dagli ambienti istituzionali e dalla magistratura. Nel frattempo la regione Liguria si prepara a difendere la propria reputazione e quella dei suoi cittadini, ponendosi come parte ufficiale nel procedimento che potrebbe arrivare nelle aule di giustizia genovesi.

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