Il Regno Unito affronta una stagione influenzale particolarmente critica, con un forte incremento dei casi di influenza negli ospedali e una reintroduzione delle misure di protezione. Recenti rapporti evidenziano come il servizio sanitario nazionale britannico stia lottando contro un’impennata di ricoveri, costringendo le strutture a rivedere le procedure di accesso e sicurezza. Mentre il numero dei casi continua a crescere e i sistemi sanitari entrano in emergenza, la questione della prevenzione si fa sempre più pressante.
Aumento dei casi di influenza
Negli ultimi mesi, i dati sull’influenza in Regno Unito hanno mostrato un salto nelle segnalazioni, con oltre 5.000 nuovi casi diagnosticati ogni settimana. Questo andamento ha portato alcune organizzazioni sanitarie a dichiarare il ‘critical incident‘, un protocollo attuato in risposta a situazioni di sovraccarico e difficoltà operative. Molti ospedali, tra cui il Southmead Hospital a Bristol, hanno riscontrato un notevole incremento di pazienti affetti da malattie influenzali e respiratorie, chiedendo al personale e ai visitatori di adottare misure di protezione, come l’uso di mascherine. Tali misure comprendono anche restrizioni alle visite nei reparti principali, evidenziando la gravità della situazione.
Paul Foster, direttore del Yeovil District Hospital, ha detto che indossare la mascherina mentre si visitano pazienti vulnerabili potrebbe essere una scelta saggia. Le autorità sanitarie avvertono, quindi, di limitare le visite a chi mostra sintomi respiratori, per minimizzare il rischio di contagio, in particolare per i soggetti più deboli. L’ospedale di Salisbury ha confermato che nel proprio pronto soccorso il volume di pazienti è aumentato del 10% rispetto allo scorso anno, contribuendo ad una pressione letale sui servizi sanitari.
Quadrupla epidemia: influenza e non solo
Questa stagione si distingue per la presenza di diverse patologie circolanti, rendendo la situazione ancora più complessa. Fifdati, influenza, norovirus, Covid e virus respiratorio sinciziale stanno creando un quadro sanitario definito “quad-demic“. Gli esperti della sanità affermano che la combinazione di questi virus rende il sistema sanitario più vulnerabile, con pazienti che richiedono sempre più accessi ai pronto soccorso in condizioni di emergenza.
Gill May, responsabile infermieristico della Integrated Care Board, ha ribadito l’importanza di essere cauti, poiché le lunghe attese sono una possibilità concreta per chi cerca assistenza. L’aumento del metapneumovirus umano dalla Cina ha inoltre sollevato ulteriori preoccupazioni; i dati suggeriscono un incremento dei casi, in particolare tra i bambini sotto i cinque anni. Anche in questo caso, il monitoraggio da parte dell’agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito è costante, poiché la vulnerabilità a infezioni respiratorie rimane alta.
Misure di prevenzione in Italia
L’epidemia influenzale che colpisce il Regno Unito ha attirato l’attenzione anche in Italia, dove si valutano misure preventive da adottare. Massimo Ciccozzi, epidemiologo, raccomanda di reintrodurre l’uso delle mascherine non solo negli ospedali, ma anche nei trasporti pubblici affollati, per proteggere soggetti fragili da virus respiratori. Ciccozzi avverte sulla necessità di evitare allarmismi, ma sottolinea l’importanza di precauzioni, soprattutto in seguito all’atteso afflusso di turisti e pellegrini per eventi come il Giubileo.
Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali, afferma che l’uso delle mascherine in ospedali e strutture residenziali è fondamentale per contenere l’espansione dei casi, in particolare per i gruppi vulnerabili. Riflessi delle misure già adottate in Regno Unito, queste precauzioni puntano a preservare la salute anche in contesti ad alto rischio di contagio.
Con la situazione in costante evoluzione, le autorità sanitarie si preparano ad affrontare nuove sfide e a monitorare l’andamento delle infezioni respiratorie. Le misure implementate rivelano la gravità della stagione influenzale e l’importanza di adottare comportamenti responsabili per la salvaguardia della salute pubblica.
Ultimo aggiornamento il 9 Gennaio 2025 da Sara Gatti