Regno Unito vieta temporaneamente importazione di carni dalla Germania a causa di focolai di afta epizootica

Regno Unito vieta temporaneamente importazione di carni dalla Germania a causa di focolai di afta epizootica

Il Regno Unito impone un divieto temporaneo all’importazione di carni dalla Germania per contenere l’afta epizootica, proteggendo gli allevatori e l’industria agricola nazionale da potenziali danni economici.
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Regno Unito vieta temporaneamente importazione di carni dalla Germania a causa di focolai di afta epizootica - Gaeta.it

Il governo del Regno Unito ha dichiarato un divieto temporaneo all’importazione di carni bovine, suine e ovine dalla Germania, in risposta alla scoperta di focolai di afta epizootica in vari allevamenti tedeschi. Questa misura è stata adottata per proteggere gli allevatori britannici e il loro bestiamе da potenziali contagi. Pressioni in merito provengono anche dai media britannici, i quali evidenziano come Berlino stia cercando di contenere la diffusione di questo virus animale, un serio pericolo per l’industria zootecnica. Dato che la situazione è in evoluzione, il governo sta considerando ulteriori restrizioni, se necessario.

Dettagli sul divieto di importazione

Il divieto emanato dal governo britannico si concentra principalmente sui capi di bestiame vivi originari della Germania. Le autorità tedesche hanno segnalato i primi tre casi di afta epizootica, con l’infezione che ha colpito in particolare un allevamento di bufali vicino a Berlino. L’ultima volta che il paese ha affrontato una situazione simile risale a 30 anni fa. Fino ad ora non sono stati registrati episodi di afta epizootica nel Regno Unito, ma si ricorda il grave impatto subìto nel 2001, quando circa 10 milioni di animali furono infettati, con perdite economiche stimate in 8 miliardi di sterline.

Il provvedimento del Regno Unito segue le orme di altre nazioni come Corea del Sud e Messico, che hanno piano piano iniziato a limitare l’importazione della sola carne suina dalla Germania. Il governo della nazione guidato da Keir Starmer giustifica la sua decisione affermando la necessità di una risposta rapida per salvaguardare l’integrità dell’industria agricola britannica e proteggere i propri allevatori, che potrebbero affrontare gravi danni economici in caso di diffusione del virus.

Posizione del governo britannico

In una nota rilasciata dal ministero britannico dell’Agricoltura, il governo ha confermato il suo impegno a proteggere gli allevatori. “Stiamo facendo tutto il possibile per tutelare il nostro settore, per questo le restrizioni sono state imposte immediatamente,” ha dichiarato il viceministro Daniel Zeichner. Ha aggiunto che, nel caso in cui l’infezione dovesse diffondersi in altri paesi, Londra è pronta a vietare anche le importazioni da altre fonti. Questa misura evidenzia una proattività nel monitorare la situazione e sviluppare piani di emergenza per contenere i rischi.

L’affermazione del governo sottolinea la gravità della situazione. Con allerta per la sicurezza degli alimenti e salute animale, la Gran Bretagna sembra determinata a prevenire il ripetersi di eventi passati che hanno messo in ginocchio il comparto agricolo. Le azioni intraprese, compresi i divieti d’importazione, sono un chiaro segnale della volontà di mantenere sotto controllo la salute degli animali e limitare i danni all’industria.

Implicazioni per l’industria e per il mercato

Il bando temporaneo sulle importazioni di carne potrebbe avere significativi effetti sulle dinamiche di mercato. Gli allevatori britannici potrebbero sperimentare una maggiore protezione a breve termine, mentre con il passare del tempo, questa decisione porterà a riflessioni strategiche rispetto alle fonti di approvvigionamento e alle esportazioni. L’industria della carne nel Regno Unito sta monitorando attentamente l’evolversi della situazione, considerando le potenziali ripercussioni economiche di questa crisi sanitaria animale.

Il divieto non solo impatta il commercio immediato, ma potrebbe alterare le relazioni commerciali con la Germania, influenzando ulteriormente gli scambi a lungo termine. Mentre le autorità britanniche si preparano a gestire la situazione, gli attori di mercato potrebbero apportare modifiche alle loro pratiche operative e strategie di approvvigionamento in risposta alle nuove normative. Infine, la salute della popolazione zootecnica resta al centro dell’attenzione, poiché eventuali contagi potrebbero avere ripercussioni più ampie non solo a livello locale, ma anche internazionale.

Ultimo aggiornamento il 14 Gennaio 2025 da Sofia Greco

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