Renato Panvino è il nuovo questore di Crotone: un’esperienza nella lotta alla criminalità

Renato Panvino è il nuovo questore di Crotone: un’esperienza nella lotta alla criminalità

Renato Panvino, nuovo questore di Crotone, porta oltre 30 anni di esperienza nella lotta alla criminalità organizzata, suscitando speranze per una maggiore sicurezza nella comunità calabrese.
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Renato Panvino è il nuovo questore di Crotone: un’esperienza nella lotta alla criminalità - Gaeta.it

La nomina di Renato Panvino come nuovo questore di Crotone ha suscitato la curiosità e l’attenzione degli addetti ai lavori e della comunità locale. Panvino, un esperto di polizia con una carriera che si estende per oltre tre decenni, è stato scelto dal Capo della Polizia, prefetto Vittorio Pisani, per guidare la questura di questa importante città calabrese. La sua esperienza nel contrasto alla criminalità organizzata, un tema delicato e di grande attualità in Calabria, porta con sé promesse di maggiore sicurezza e ordine pubblico.

L’ascensione professionale di Renato Panvino

Renato Panvino, 56 anni e originario di Reggio Calabria, ha dedicato la sua vita professionale alle forze dell’ordine, entrando nella Polizia di Stato nel 1988. La sua carriera è iniziata nel Compartimento Polfer della Calabria, prima di proseguire a Reggio Calabria, dove ha assunto ruoli significativi. A partire dal suo primo incarico, ha guidato l’Ufficio volanti della Questura di Reggio, un compito che ha richiesto una formazione solida e un’ottima gestione delle situazioni di emergenza.

Nel 1995, Panvino è stato promosso alla Squadra Mobile di Reggio, dove ha ricoperto la responsabilità dell’Ufficio furti, rapine, prostituzione e pedofilia. Questo ruolo gli ha consentito di affrontare crimini gravi e complessi, gettando le basi per le future operazioni strategiche contro la criminalità organizzata. In seguito, ha guidato il Commissariato di Cittanova e quindi quello di Condofuri, sempre con un occhio attento alle dinamiche del territorio.

Negli anni, il suo approccio investigativo e le sue capacità strategiche sono state ampiamente riconosciute, portandolo a tornare alla Squadra Mobile di Reggio nel 2001, dove ha diretto la Sezione catturandi fino al 2007. Durante questo periodo, ha diretto operazioni significative che hanno portato all’arresto di membri di spicco della ‘ndrangheta, dimostrando una determinazione indiscutibile nel contrastare l’organizzazione criminale.

Operazioni di polizia di rilievo e il riconoscimento nazionale

Le operazioni condotte da Renato Panvino non si sono limitate all’ambito locale. Nel 2005, ha orchestrato l’arresto di Antonio Commisso in Canada, un leader della mafia sidernese, e nel 2008 ha diretto l’operazione “Cent’anni di storia“, che ha portato a grandi arresti tra i vertici delle cosche Alvaro, Molè e Piromalli. Questa iniziativa ha avuto un forte impatto sul sistema della criminalità organizzata, coinvolgendo anche amministratori e politici.

Un altro punto culminante della sua carriera è stata la guida della sezione di Reggio dello Sco, dove ha gestito operazioni cruciali come la cattura di Giuseppe Nirta, Giovanni Strangio e Francesco Romeo. Questi individui erano responsabili della strage di Duisburg, avvenuta nel 2007, un evento che ha profondamente scosso l’opinione pubblica. Il ritrovamento di un milione di euro in contante durante le operazioni ha dimostrato l’ampiezza e la portata della criminalità che Panvino stava cercando di combattere.

Nel 2009, la sua carriera ha preso una nuova direzione quando è stato nominato dirigente del Commissariato di Taormina. Da quel momento, il suo impegno per la giustizia ha continuato senza sosta, culminando nella sua nomina a capo della DIA per la Sicilia orientale nel 2014, dove ha sviluppato operazioni contro mafia e corruzione.

L’arrivo a Crotone e le aspettative future

Nel 2019, Panvino è stato trasferito a Nuoro come vicario, e successivamente a Catanzaro nel 2021, continuando a portare avanti il suo lavoro con competenza. Ora, con la sua nuova nomina a Crotone, subentrando a Marco Giambra, le aspettative sono alte. La comunità crotonese guarda a Panvino come a un leader esperto in grado di affrontare le sfide legate alla sicurezza e alla criminalità organizzata.

La nomina di Panvino rappresenta una speranza per molti, in un periodo in cui la lotta contro la mafia è più che mai necessaria. La sua carriera, contrassegnata da successi costanti e da un impegno alla giustizia, fa ben sperare per il futuro della sicurezza nella provincia di Crotone.

Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2024 da Laura Rossi

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