La Sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti delle Marche ha recentemente ufficializzato la parificazione del Rendiconto generale della Regione Marche per l’anno 2023. Durante un’udienza tenutasi alla Loggia dei Mercanti di Ancona, i magistrati contabili hanno esaminato a fondo la situazione finanziaria della regione, evidenziando sia punti di forza che criticità. Le considerazioni espresse dai membri della Corte pongono l’accento su un “bilancio sano” e su dati incoraggianti, ma al contempo segnalano problematiche rilevanti, in particolare nella gestione degli enti strumentali e nell’ambito della sanità.
Positivo il giudizio della Corte dei Conti
Il presidente della Sezione regionale della Corte, Vincenzo Palomba, ha espresso un giudizio finale positivo riguardo al Rendiconto generale, sottolineando che i dati fondamentali sono sani e che la sanità regionale chiude in pareggio. Tuttavia, ha specificato che è necessario approfondire liberamente alcune criticità, in particolare quelle legate al personale e agli enti strumentali, non partecipati direttamente dalla Regione. Palomba ha menzionato come si stia notando un ampliamento della spesa e delle competenze trasferite a questi enti, un aspetto che richiederà una maggiore attenzione in futuro.
Al di là della stabilità del bilancio, il presidente ha avvertito riguardo a problematiche persistenti nel settore sanitario, come la carenza di medici, un fenomeno che si estende a livello nazionale. Questa situazione, secondo Palomba, può portare a conseguenze negative quali l’esternalizzazione di servizi, l’aumento dei costi e la mobilità passiva verso altre regioni. Ha quindi invitato a considerare soluzioni strutturali più definite per affrontare queste sfide.
Le criticità evidenziate nel contesto della sanità
La procuratrice regionale della Corte dei Conti, Alessandra Pomponio, ha apportato il suo contributo alla discussione, sottolineando che sebbene il bilancio sia in linea con i vincoli di finanza pubblica, permangono delle criticità, in particolare per quanto concerne il post-sisma e l’utilizzo dei fondi del Pnrr. Pomponio ha indicato che la fase iniziale di attuazione dei fondi nazionali deve essere monitorata con attenzione per evitare problematiche future. Ha poi evidenziato come ingenti risorse siano attualmente allocate attraverso enti strumentali, richiedendo maggiore trasparenza nell’utilizzo di queste risorse e la necessità di evitare duplicazioni di funzioni che potrebbero essere gestite direttamente dalla Regione.
La procuratrice ha in aggiunta messo in risalto l’importanza di garantire una rendicontazione chiara e in linea con le normative, affinchè i cittadini e le autorità possano avere una visione completa e dettagliata dell’attività svolta e delle risorse utilizzate. Questo approccio non solo favorisce la trasparenza, ma stimola la fiducia nell’amministrazione pubblica, elemento imprescindibile per il buon funzionamento delle istituzioni.
La partecipazione delle autorità regionali all’udienza
Durante l’udienza di parificazione, a cui hanno partecipato diverse autorità regionali, è emerso un clima di ottimismo cauteloso. Il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, ha descritto questo processo come un’importante occasione per valutare l’orientamento dell’amministrazione regionale. Acquaroli ha accolto con favore i risultati emersi, individuando buone opportunità di sviluppo e spunti per miglioramenti futuri.
Acquaroli ha evidenziato, tuttavia, che il percorso di riforma, coinvolgente non solo la sanità ma anche altri ambiti, richiede tempo per mostrare i suoi effetti positivi. La soddisfazione per i risultati ottenuti è stata bilanciata dalla consapevolezza che le riforme richiederanno un impegno continuo e una riflessione approfondita per affrontare le sfide emergenti. Ha concluso con una nota di speranza, affermando che, anche se i risultati non sono immediati, il trend intrapreso dalla Regione è promettente e invitando tutti i soggetti coinvolti a continuare a lavorare al miglioramento dei servizi e delle politiche.