L’Adriatic Sea Forum di Ravenna ha fatto da cornice alla presentazione del Report Emilia Romagna 2024 sull’Economia del Mare, un’importante iniziativa dell’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare, noto come Ossermare. Alla presenza di istituzioni e professionisti del settore, il coordinatore Antonello Testa ha illustrato i dati relativi all’economia marittima della regione, evidenziando come l’Emilia Romagna stia sempre più orientandosi verso la Blue Economy.
L’emilia romagna e la blue economy
L’Emilia Romagna è una delle regioni marittime italiane che si distingue per un profondo impegno verso la Blue Economy, un concetto che integra la sostenibilità economica con la protezione degli ecosistemi marini. Con ben 24 comuni costieri e una densità di popolazione di 320 abitanti per km quadrato, notevolmente superiore ai 187 abitanti per km quadrato degli altri comuni della regione, la Blue Economy diventa un elemento centrale delle poliitiche regionali. Testa ha sottolineato l’importanza di iniziative strategiche che favoriscono la ricerca e l’innovazione tramite collaborazioni come quella con Art-Er e il Cluster Nazionale Big, fornendo concrete opportunità di sviluppo in ambito marittimo.
Il report evidenzia un valore aggiunto che si attesta su altissimi livelli e un moltiplicatore economico di 1,9, superiore alla media nazionale. Questi dati indicano un’evidente sensibilità e competenza della regione in materia di economia del mare, facendo di essa un modello di crescita per altre aree italiane. La crescente attenzione verso la sostenibilità e la valorizzazione delle risorse marittime rappresenta non solo una possibilità di sviluppo economico, ma anche un impegno concreto per la salvaguardia dell’ambiente marino.
Dati economici e occupazionali
I dati economici presentati da Testa sono di grande rilevanza per comprendere l’impatto dell’economia marittima sull’Emilia Romagna. Con un valore aggiunto diretto di 4,6 miliardi di euro, che, sommato a quello indiretto, porta il totale a 13,3 miliardi di euro, la regione ha registrato una crescita del 15,5% rispetto all’anno precedente. Questo incremento è alimentato da un aumento degli occupati che oggi risultano essere 96.824, mentre il numero delle imprese operanti nel settore è pari a 13.970.
In questo contesto, le esportazioni hanno raggiunto un valore di 1 miliardo di euro, evidenziando un aumento eccezionale del 39,6% rispetto all’anno precedente. Questo dato supera il +5,2% registrato a livello nazionale, il che riflette uno straordinario dinamismo dell’economia marittima regionale. Tali risultati suggeriscono che la regione non solo sta recuperando terreno dopo le difficoltà economiche degli ultimi anni, ma sta anche posizionandosi come leader nel panorama dell’economia marittima globale.
Settori chiave dell’economia del mare
Nello specifico, i contributi settoriali all’economia del mare dell’Emilia Romagna parlano chiaro. La filiera di servizi di alloggio e ristorazione è in prima linea con un valore aggiunto di 1.555,3 milioni di euro, seguita dall’attività di ricerca, regolamentazione e tutela ambientale, che contribuisce con 1.289,1 milioni di euro. La cantieristica marittima porta a casa 752,5 milioni di euro, mentre la filiera ittica contribuisce con 412,2 milioni. Importante anche la movimentazione di merci e passeggeri via mare, che genera 379,6 milioni di euro, insieme alle attività sportive e ricreative, che portano un valore di 205,1 milioni di euro.
Questi numeri non solo illustrano la diversificazione della struttura economica marittima della regione, ma evidenziano anche le opportunità di crescita future. La crescente sinergia tra innovazione, tecnologia e tradizione marittima posiziona l’Emilia Romagna al centro di un percorso di sviluppo sostenibile, ponendo la Blue Economy come direttrice fondamentale per il futuro prossimo.
Con la presentazione di questi dati al Forum di Ravenna, l’Emilia Romagna si consacra nuovamente come un attore chiave nell’economia del mare, pronta a intraprendere nuove sfide e a cogliere le opportunità che il Mediterraneo offre.
Ultimo aggiornamento il 26 Ottobre 2024 da Marco Mintillo