Nel corso del 2024, la Polizia Postale di Trento ha operato su diversi fronti per contrastare i reati informatici e il crimine contro il patrimonio e la persona. Le statistiche rivelano un impegno significativo da parte delle forze dell’ordine, evidenziando un incremento delle segnalazioni e delle denunce da parte di cittadini e istituzioni. Questo reportage offre una panoramica dettagliata delle varie tipologie di reati trattati, delle operazioni svolte e delle azioni di sensibilizzazione implementate nelle scuole e nella comunità.
Attività riguardanti i reati contro il patrimonio
Nel 2024, sono stati 165 i casi esaminati dalla Polizia Postale di Trento relativi a reati contro il patrimonio. Di questi, un’attenzione particolare è stata dedicata a truffe legate a trading online e e-commerce. Sono state denunciate quattordici persone, con una suddivisione delle accuse che include una truffa al trading online, otto truffe nel settore dell’e-commerce, tre frodi informatiche e altre due irregolarità. Due individui sono stati arrestati con l’accusa di frodi informatiche, mentre un ulteriore soggetto ha subito un’operazione di perquisizione nella stessa ambito.
In un contesto di crescente digitalizzazione delle transazioni economiche, la Polizia Postale ha intensificato le operazioni per contrastare questi reati, rese più complesse dall’anonimato e dalla rapidità con cui le frodi possono essere attuate online. Oltre ai procedimenti penali, il sequestro di materiale informatico ha raggiunto un totale di 11.504 gigabyte, con 2.991,96 euro recuperati come provento di attività illecite.
Fenomeno dei reati contro la persona
La lotta contro i reati che coinvolgono la persona ha rivelato un’altra faccia della criminalità in crescita. Trenta persone sono state denunciate per diverse violazioni, tra cui cinque per diffamazione, una per minacce, una per molestie, due per sostituzione di persona. Un dato inquietante è rappresentato dalle venti denunce per pedopornografia, un reato che ha portato all’arresto di tre individui e a molteplici perquisizioni che hanno interessato dodici persone.
Le denunce per pedopornografia sono particolarmente preoccupanti, segno di una diffusione di materiale illecito molto complessa da contrastare. La Polizia Postale non solo ha avviato azioni repressive, ma ha anche cercato di intervenire a monte di questi fenomeni, lavorando per educare la popolazione riguardo ai rischi legati all’uso di internet e delle piattaforme sociali.
Interventi di sensibilizzazione e formazione
Oltre all’azione repressiva, la Polizia Postale di Trento ha messo in atto un programma di sensibilizzazione nelle scuole e nella comunità, per informare i cittadini sui pericoli del web e delle truffe online. Nel corso dell’anno, sono stati effettuati 67 interventi, di cui 57 nelle scuole e dieci in eventi aperti al pubblico. Questi incontri hanno avuto l’obiettivo di formare soprattutto i più giovani, aiutandoli a riconoscere le truffe e a navigare in maniera sicura sul web.
L’approccio educativo è fondamentale nella lotta contro il crimine informatico, poiché una maggiore consapevolezza permette non solo di prevenire i reati, ma anche di sensibilizzare l’intera comunità sui rischi della rete. La Polizia Postale si conferma così come un punto di riferimento non solo nell’aspetto investigativo, ma anche nel supporto educativo ai cittadini.
Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano