Restauro dello Scalone d'Onore e lavori per la Cappella Reale al Palazzo Reale di Napoli

Restauro dello Scalone d’Onore e lavori per la Cappella Reale al Palazzo Reale di Napoli

Conclusi i lavori di restauro dello Scalone d’Onore al Palazzo Reale di Napoli, si avviano anche interventi per la messa in sicurezza della Cappella Reale, con mostre fotografiche a documentare il processo.
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Restauro dello Scalone d'Onore e lavori per la Cappella Reale al Palazzo Reale di Napoli - Gaeta.it

Pochi giorni fa si sono conclusi i lavori di restauro, pulizia e lucidatura dello Scalone d’Onore al Palazzo Reale di Napoli, un intervento durato centodieci giorni. Questo passaggio rappresenta un ulteriore step nella valorizzazione di uno dei più iconici monumenti della città. Nel contempo, si avviano i lavori di messa in sicurezza della Cappella Reale, destinata a un attento restauro. Questi sforzi rientrano in un progetto ampio, mirato a riportare alla luce la bellezza storica di questo importante edificio.

Il restauro dello scalone d’onore

Nel 1729, Montesquieu descrisse lo Scalone d’Onore come “le plus beau escalier d’Europe”. Quella struttura, concepita da Francesco Antonio Picchiatti tra il 1651 e il 1666 utilizzando pietra di piperno, rappresentava un capolavoro nel suo tempo. Tuttavia, il progetto attuale, in marmo e realizzato da Gaetano Genovese, è il risultato di un restauro generale avvenuto negli anni Quaranta del XIX secolo. Ad oggi, lo Scalone misura circa 750 metri quadrati e raggiunge un’altezza di 30 metri, fungendo da collegamento maestoso tra il piano terra e l’Appartamento Storico.

Il restauro è stato gestito dal Consorzio CO.MA.BER e realizzato dalla ditta Officine Marmi Italia, famosa per la sua expertise nel settore. Sotto la direzione dell’architetto Stefano Gei, si è lavorato intensamente per rimuovere le macchie e le imperfezioni accumulate nel tempo a causa di incendi e intemperie. Grazie a questo intervento, il marmo di Carrara ha ritrovato il suo originario splendore e luminosità.

Questa opera non solo presenta un restauro estetico ma ha permesso anche di rendere fruibile per i visitatori la laboriosità del lavoro dei restauratori, che spesso passa inosservata. La direttrice Paola Ricciardi ha voluto sottolineare l’importanza di far partecipare il pubblico a queste fasi di recupero e restauro, attraverso mostre fotografiche che testimoniano il processo di lavoro e l’impegno dei professionisti coinvolti.

La messa in sicurezza della cappella reale

Contemporaneamente ai lavori dello Scalone, si è avviata la messa in sicurezza della Cappella Reale, che necessita di un restauro pianificato a lungo termine. Questa fase è stata considerata di somma urgenza, principalmente a causa delle infiltrazioni d’acqua che nel corso degli anni hanno compromesso le superfici decorate. Si stima che i lavori per la protezione e il consolidamento della Cappella richiederanno un investimento di circa 1 milione di euro.

Almerinda Padricelli, architetto del Palazzo Reale e responsabile del progetto, ha chiarito che i lavori per lo Scalone e la Cappella sono finanziati dal Grande Progetto del Ministero della Cultura. L’intervento sulla Cappella non solo mira a preservare le opere d’arte, ma include anche indagini sistematiche delle superfici per orientare futuri restauri e valorizzare al meglio l’architettura interna.

La somma di 400mila euro destinata alla messa in sicurezza precede le opere di restauro vero e proprio. Questo intervento rappresenta un passo fondamentale per garantire la stabilità del patrimonio artistico e architettonico della Cappella, assicurando la protezione delle decorazioni che storicamente l’hanno contraddistinta.

Una mostra fotografica per raccontare il restauro

Per accompagnare i lavori di restauro e rendere visibile il backstage di questa opera, è stata allestita una mostra fotografica dal titolo “Working Class”. Questa iniziativa è frutto dell’idea di Barbara Balbi, restauratrice ABAP, e si avvale della collaborazione di restauratori e restauratrici di Tecnicon. L’esposizione include 15 fotografie di Camillo Ripaldi, che sono state affisse su sei pannelli all’interno dell’area del cantiere. Le immagini catturano momenti significativi del lavoro svolto, conferendo un tocco umano e visivo all’intero progetto.

La mostra aggiunge un valore educativo e informativo all’esperienza del visitatore, che potrà così comprendere meglio il significativo intervento di restauro in atto presso uno dei monumenti più rappresentativi di Napoli. Questi lavori non solo hanno la funzione di preservare, ma anche di celebrare la storia e l’arte locale, creando un legame tra il passato e il presente.

Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Sofia Greco

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