La Casa dei milanesi, un importante edificio storico di Milano, è in fase di restyling grazie a un’opera di restauro che ha messo in luce pezzi di storia inaspettati. I restauratori, che lavorano dal mese di aprile, stanno affrontando non solo il compito di rinnovare la facciata, ma di recuperare il patrimonio culturale nascosto sotto strati di inquinamento e segni del tempo. Questo ambizioso progetto, sostenuto interamente dal gruppo Tod’s, rivela dettagli sorprendenti delle vicende di Milano, offrendo anche uno scorcio sulla tecnologia moderna utilizzata in queste operazioni.
I segreti rivelati dalla facciata di Palazzo Marino
Polvere, acqua e colori storici
Durante i lavori, il team di restauratori ha rinvenuto tracce di polvere proveniente dalle pastiglie dei freni dei tram, residue di acqua piovana e persino tracce di vernice usate durante le vivaci manifestazioni degli anni Settanta. Questi elementi offrono un affascinante collegamento tra Milano e le sue storie di lotta e celebrazione. Ogni strato rinvenuto sulla facciata racconta una parte della storia cittadina, suggerendo che il restauro non è solo un’opera fisica, ma una vera e propria esplorazione del passato.
L’intervento di restauro ha dunque una durata stimata e si prevede che entri nel vivo ad ottobre, quando sarà svelata la facciata principale su Piazza Scala. Ma il progetto non si arresta qui: seguiranno infatti i lavori sugli altri lati dell’edificio, partendo da Via Case Rotte, per poi proseguire su Piazza San Fedele, fino a giungere al recupero della facciata originale su Via Marino, il primo ingresso del palazzo. Questa operazione comporta un’attenzione meticolosa alle tecniche di restauro, finalizzate non solo al ripristino, ma anche alla conservazione delle caratteristiche storiche e artistiche.
L’intervento tecnico: innovazione e tecnologia al servizio della storia
Un team d’eccellenza per un progetto senza precedenti
Il progetto di restauro è guidato dal team coordinato da Michele Brunello, fondatore dello studio Dontstop Architettura. La squadra, composta da esperti del settore come Andrea Borri Architetti e il restauratore Paolo Pecorelli, sta affrontando l’importante compito utilizzando tecnologie all’avanguardia. Attraverso un sofisticato sistema di droni dotati di tecnologia lidar, è stato possibile creare un modello tridimensionale della facciata, permettendo di visualizzare in anticipo i dettagli architettonici senza la necessità di montare ponteggi invasivi.
L’uso della tecnologia lidar rappresenta una vera innovazione nel campo del restauro. Questo sistema consente di ottenere dati estremamente precisi e dettagliati, creando “una fotografia dello stato di fatto iniziale” che diventa fondamentale nella programmazione degli interventi. Questo metodo non solo migliora la pianificazione dei lavori, ma offre anche un approccio non invasivo per la registrazione e l’analisi dettagliata delle caratteristiche architettoniche.
Tecniche di pulizia e recupero dei materiali
Il restauro di Palazzo Marino si distingue anche per le sofisticate tecniche di pulizia applicate, necessarie per riportare alla luce la pietra friabile nota come “Ceppo del Brembo”, impiegata nella costruzione dell’edificio. L’operazione di recupero è complessa e prevede diversi metodi di pulizia: dallo spolveramento fisico, all’utilizzo di acqua nebulizzata fino a impacchi con sostanze antiossidanti. Questi interventi mirano a rimuovere le tracce di ammaloramento e smog accumulati nel tempo, senza danneggiare la pietra originale.
Ogni passo di questo processo è seguito con rigore scientifico e rispetto per il patrimonio culturale, in modo da preservare l’identità storica del palazzo. Il risultato finale non è soltanto una facciata rinnovata, ma un recupero di significati e valori, una testimonianza evidente della resilienza di Milano attraverso i secoli.
L’operazione di restauro della Casa dei milanesi è quindi non solo un intervento architettonico, ma un’importante occasione per riflettere sui legami tra passato e presente, reintroducendo alla comunità un pezzo di storia milanese, restituita in tutta la sua bellezza.