Un messaggio chiaro e deciso è stato lanciato ieri pomeriggio dai membri della Rete degli Studenti Medi del Lazio sui social media. Questo seguito a un incontro con l’assessore alla scuola, Giuseppe Schiboni, che ha suscitato reazioni di delusione e sfiducia tra gli studenti. La problematica centrale di questo confronto riguarda il dimensionamento scolastico, un tema molto dibattuto e sentito nel panorama educativo attuale.
L’incontro con l’assessore Schiboni
Il meeting tenutosi nella sede della Regione Lazio ha voluto essere un momento di dialogo tra istituzioni e studenti. Tuttavia, i ragazzi hanno definito l’incontro “fallimentare e deludente”. L’assessore Schiboni, nel tentativo di rassicurare i partecipanti, ha affermato che l’accorpamento degli istituti non avrà ripercussioni sugli studenti, ma le rassicurazioni non sono state sufficienti.
Gli studenti hanno, infatti, ribadito la loro posizione: vogliono il ritiro della delibera sul dimensionamento scolastico. Hanno sottolineato che non accetteranno passivamente decisioni che riguardano la loro formazione senza il loro consenso. Questa presa di posizione denota la volontà di essere coinvolti attivamente nelle decisioni che riguardano il loro futuro.
L’occupazione dell’androne regionale
In attesa di un successivo confronto con il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, i membri della Rete degli Studenti Medi hanno deciso di occupare l’androne della sede regionale. Questo gesto di protesta simboleggia non solo la loro frustrazione, ma anche la determinazione a ottenere “risposte certe”.
I ragazzi hanno chiaramente manifestato la loro mancanza di fiducia e la richiesta di un impegno concreto da parte delle istituzioni. Chiedono che il governatore spieghi le motivazioni alla base delle scelte di ridimensionamento scolastico e come queste possano impattare negativamente sulla qualità dell’istruzione e sull’accessibilità ai servizi educativi.
La risposta della Presidenza
La Presidenza della Regione Lazio ha accolto la richiesta del sindacato studentesco di discutere la delibera di dimensionamento. Questo potrebbe segnare un passo importante verso un dialogo più proficuo tra gli studenti e le istituzioni. Tuttavia, rimane da vedere come il Presidente Rocca affronterà la questione e quali soluzioni concrete verranno proposte.
Da parte loro, i membri della Rete degli Studenti Medi hanno dichiarato di non volersi fermare fin quando la loro richiesta non sarà ascoltata. Nella loro nota, sottolineano che fermare il dimensionamento delle scuole è possibile, prendendo ad esempio quanto accaduto in Emilia Romagna. Il messaggio è chiaro: ci vuole volontà politica per cambiare rotta e mettere al primo posto il diritto allo studio.
La situazione attuale dei ragazzi della Rete degli Studenti Medi rappresenta una sfida significativa per le istituzioni regionali e un momento cruciale per il futuro del sistema scolastico nel Lazio. Aspettiamo di vedere quali scarichi di responsabilità emergeranno nel prossimo incontro e se ci sarà un reale impegno da parte della politica nel trovare soluzioni che mettano la formazione e il benessere degli studenti al centro di ogni decisione.