Revocati i permessi al Grand Hotel La Sonrisa, il Comune di Sant'Antonio Abate avvia il recupero

Revocati i permessi al Grand Hotel La Sonrisa, il Comune di Sant’Antonio Abate avvia il recupero

Il Comune di Sant’Antonio Abate revoca le licenze del Grand Hotel La Sonrisa, avviando un processo di acquisizione e chiusura per irregolarità urbanistiche, con l’obiettivo di valorizzare l’area.
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Revocati i permessi al Grand Hotel La Sonrisa, il Comune di Sant'Antonio Abate avvia il recupero - Gaeta.it

Il complesso alberghiero noto come Grand Hotel La Sonrisa, situato a Sant’Antonio Abate, ha subito un significativo cambiamento con la revoca delle licenze da parte del Comune. Questa decisione, comunicata dalla sindaca Ilaria Abagnale, rappresenta un passo importante verso la completa acquisizione dell’immobile e una risposta a problematiche legate alla legalità e alla regolarità dell’attività.

Revoca delle licenze e cessazione delle attività

Nelle scorse settimane, le tre società che gestivano il Grand Hotel La Sonrisa sono state ufficialmente informate della revoca delle loro licenze per la ristorazione e l’attività alberghiera. Questo provvedimento ha portato alla cessazione immediata delle operazioni legate a questo celebre locale, di particolare rilevanza sia economica che culturale per la zona. Gli Uffici comunali di Sant’Antonio Abate hanno sottolineato che qualsiasi mancata ottemperanza alla chiusura dei locali comporterebbe l’immediata apposizione di sigilli, garantendo così che il provvedimento venga rispettato senza eccezioni.

Le società ora coinvolte hanno a disposizione la possibilità di presentare ricorsi al Tar, ma nel frattempo l’iter di chiusura delle attività si sta muovendo con decisione. La decisione della sindaca Abagnale e del Comune segna una svolta significativa nella gestione dell’immobile, finito al centro di diverse controversie legate a irregolarità urbanistiche. Il forte impatto della revoca si riflette nell’attenzione pubblica e mediatiche verso il destino di un simbolo della ristorazione e dell’ospitalità in Campania.

Processo di acquisizione del bene comunale

Il provvedimento di revoca delle licenze è solo una parte di un processo più ampio che prevede l’acquisizione del complesso alberghiero da parte del Comune, in seguito a una sentenza definitiva che ha stabilito la confisca a causa di reati legati alla lottizzazione abusiva. Ilaria Abagnale ha chiarito che il Comune, in questo contesto, sta collaborando attivamente con la Prefettura di Napoli e con la Procura Generale, per assicurare che ogni fase del procedimento avvenga nel massimo rispetto delle normative vigenti.

Questa acquisizione, che potrebbe avere importanti implicazioni per la comunità, sta avvenendo all’interno di un quadro legale e di dialogo aperto con le istituzioni locali e regionali. La sindaca ha enfatizzato l’importanza di un approccio collaborativo per garantire che il futuro del Grand Hotel La Sonrisa sia gestito in modo conforme ai diritti e agli interessi della comunità locale.

Futuro dell’area e potenzialità di recupero

I prossimi passi per la valorizzazione dell’area di circa 44mila metri quadrati che entrerà a far parte del patrimonio comunale sono già stati delineati. Il Consiglio Comunale di Sant’Antonio Abate sarà chiamato a prendere decisioni fondamentali riguardo alla nuova destinazione d’uso degli immobili e all’eventuale pianificazione del territorio. L’obiettivo è dare nuovo impulso a quest’area, che per anni è stata identificata con attività controverse, puntando a un progetto che possa rispondere ai bisogni della comunità.

La Corte di Cassazione ha fornito indicazioni chiare su come procedere, suggerendo l’opzione di demolizione o un recupero sostenibile dell’immobile. Questa apertura, dunque, consente alle autorità comunali di esplorare soluzioni innovative per rivitalizzare e restituire alla comunità uno spazio di valore, in grado di contribuire alla rinascita socio-economica di Sant’Antonio Abate. La sfida è grande, ma le opportunità sono altrettanto significative per un futuro all’insegna della legalità e dello sviluppo.

Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2024 da Laura Rossi

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