L’attesa riapertura del Ponte di Ferro avverrà oggi, 20 marzo 2025, dopo un lungo periodo di chiusura durato tre anni e mezzo. Quella che una volta era un’importante arteria di collegamento per diverse zone della città torna ora fruibile non solo per gli automobilisti, ma anche per pedoni, ciclisti e, per la prima volta, per le linee di autobus. L’evento di inaugurazione, previsto per le 12, vedrà la presenza del sindaco Roberto Gualtieri e del ministro Matteo Salvini, insieme ai vertici delle Ferrovie dello Stato e Anas, e al sottosegretario vaticano per l’Evangelizzazione. La riapertura segna un importante passo verso la ripresa della mobilità e il miglioramento delle connessioni tra due quartieri, Ostiense e un’area che va da Marconi a Portuense e Magliana.
Le novità strutturali del ponte di ferro
Il Ponte di Ferro ha subito un’importante ristrutturazione, risultando ora più grande e robusto. La carreggiata ha una larghezza di oltre sette metri ed è dotata di due passerelle ciclopedonali. Tuttavia, al momento, solo una delle passerelle sarà accessibile al pubblico, mentre l’altra sarà aperta in un secondo momento. I lavori di restauro includono anche i caratteristici arconi, la cui installazione avverrà successivamente. La nuova infrastruttura, più solida rispetto a quella originaria inaugurata nel 1860, è stata progettata per supportare un carico massimo di 26 tonnellate, un notevole incremento rispetto alle sole 7,5 tonnellate consentite in passato, e alle 3,5 tonnellate praticate dopo l’incendio del 2 ottobre 2021.
Un’importante operazione di riqualificazione
Il progetto di ristrutturazione del Ponte di Ferro è stato finanziato con un investimento di 18 milioni di euro, di cui 13 milioni provengono dai fondi destinati al Giubileo 2025 e 5 milioni da risorse stanziate da Roma Capitale. Ornella Segnalini, assessora ai lavori pubblici, ha dichiarato che l’obiettivo principale della riqualificazione era mantenere il legame con la storia del ponte, preservando la sua configurazione originaria. Questo approccio evidenzia l’importanza di un’opera storica come il Ponte di Ferro, che rappresenta non solo una connessione fisica tra quartieri, ma anche un simbolo dell’industria e della storia di Roma.
Le sfide ingegneristiche e burocratiche
La realizzazione del nuovo ponte ha comportato non solo impegni legati alla costruzione, ma anche una serie di sfide burocratiche e ingegneristiche che hanno richiesto un forte coordinamento. La delegata Segnalini ha sottolineato come l’iter amministrativo, grazie anche ai poteri commissariali conferiti al sindaco Gualtieri, abbia velocizzato notevolmente la ripresa dei lavori. Inoltre, le normative di sicurezza sono diventate più severe dopo i tragici eventi del Ponte Morandi a Genova, imponendo rigidi standard su tempistiche e metodologie di costruzione. La necessità di completare il progetto entro il 2026, pena la chiusura definitiva dell’asse viario, ha ulteriormente accelerato le operazioni.
Un nuovo servizio di trasporto pubblico
Con la riapertura del Ponte di Ferro, entra in funzione anche un nuovo servizio di trasporto pubblico. L’autobus numero 96 sarà il primo a transitare sul nuovo ponte, collegando Corviale a Ostiense, una novità molto attesa dalla comunità locale. La linea bus percorre quartieri periferici del Municipio XI, sostituendo la disattivata linea 718 e migliorando così l’accessibilità e la mobilità urbana. Questa evoluzione dei trasporti pubblici rappresenta un tassello importante nella ristrutturazione del tessuto urbano e dei servizi di trasporto, contribuendo a una maggiore integrazione della città.
Con la riapertura del Ponte di Ferro, Roma compie un passo significativo verso il potenziamento della mobilità e la valorizzazione delle proprie infrastrutture storiche, mettendo in risalto l’impegno collettivo per rivitalizzare la città.