Riapertura della galleria Olimpia in A26: lavori conclusi e nuove tecnologie all’avanguardia

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Riapertura della galleria Olimpia in A26: lavori conclusi e nuove tecnologie all'avanguardia - Gaeta.it

Dopo mesi di attesa, la galleria Olimpia, situata lungo la carreggiata Nord dell’A26, tra gli svincoli di Alessandria Sud e Casale Monferrato Sud, riaprirà al traffico domani mattina. Questo intervento rappresenta il culmine di alcuni dei progetti di ristrutturazione più significativi attuati nel Piano Assessment delle gallerie della rete autostradale gestita da ASPI. Grazie a lavori intensivi e innovazioni tecnologiche, la galleria non solo ha subito una ristrutturazione necessaria, ma è anche diventata un esempio di sostenibilità energetica.

Un intervento fondamentale per la sicurezza e la sostenibilità

Gli interventi di ristrutturazione

La galleria Olimpia, lunga 890 metri e costruita negli anni '70 senza un adeguato sistema di impermeabilizzazione, ha affrontato modifiche strutturali profonde. L’intervento, avviato nel giugno 2023, è parte di un ampio piano di valutazione della sicurezza delle gallerie. La ristrutturazione ha reso possibile l’allungamento della vita utile della galleria di ben 50 anni, garantendo un'infrastruttura più sicura per tutti gli utenti della strada.

In totale, circa 55 professionisti della società di costruzioni Amplia, appartenente al Gruppo Autostrade per l'Italia, hanno lavorato su questo progetto. I lavori si sono svolti incessantemente, 24 ore su 24, sette giorni su sette, con l'ausilio di circa 25 macchinari, fra cui escavatori e generatori. Il progetto ha richiesto oltre 300.000 ore di lavoro, a dimostrazione dell'impegno profuso.

Tecnologie innovative

Una delle caratteristiche distintive della ristrutturazione della galleria Olimpia è l’implementazione di un sistema di impermeabilizzazione e un efficiente drenaggio delle acque. Questa innovazione è stata necessaria per evitare infiltrazioni che avrebbero potuto compromettere l’integrità dell’opera nel lungo periodo.

Parallelamente ai lavori di ristrutturazione, la galleria ha visto l'integrazione di un innovativo sistema di sghiacciamento autostradale, realizzato in collaborazione con i ricercatori del Politecnico di Torino. Questa tecnologia sfrutta il calore naturale dell'ammasso roccioso sovrastante la calotta, scaldando la corsia di emergenza durante i periodi di freddo intenso. Ciò rappresenta un notevole passo avanti nella gestione della viabilità in condizioni climatiche avverse.

Innovazione energetica: la prima galleria energetica al mondo

Guadagnare energia dal calore

Una delle novità più sorprendenti della galleria Olimpia è l'installazione di quasi 1000 metri di tubazioni geotermiche all'interno del nuovo rivestimento. Questa scelta innovativa ha reso Olimpia la prima galleria energetica al mondo riqualificata in tal modo. Il sistema consente il recupero del calore, che viene poi trasferito alla pavimentazione stradale esterna, contribuendo a mantenere una temperatura adeguata durante i mesi più freddi.

L'integrazione delle tubazioni geotermiche nel progetto non solo migliora le condizioni di viaggio per gli automobilisti, ma rappresenta anche un importante passo verso l’adozione di pratiche sostenibili nella costruzione delle infrastrutture. Questa strategia non solo migliora la sicurezza, riducendo il rischio di formazione di ghiaccio sulla carreggiata, ma contribuisce anche a un uso più responsabile delle risorse energetiche.

Verso un futuro sostenibile

L'intervento sulla galleria Olimpia è un esempio di come le sostituzioni e le innovazioni tecnologiche possano migliorare significativamente le infrastrutture esistenti. Le nuove tecnologie implementate, non solo rispondono a esigenze di sicurezza immediata, ma offrono anche soluzioni ecosostenibili in un'epoca in cui la sostenibilità è cruciale per il futuro della mobilità.

Il completamento dei lavori nella galleria segna quindi un passo significativo non solo per ASPI e per la rete autostradale italiana, ma anche per la promozione di buone pratiche in ambito ingegneristico. Con queste trasformazioni, si dimostra che la tecnologia può rivoluzionare e ottimizzare infrastrutture storiche, rendendole idonee ad affrontare le sfide del presente e del futuro.

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