Riapertura dello stabilimento di Melfi: le richieste della Uilm Basilicata e il futuro incerto

Riapertura dello stabilimento di Melfi: le richieste della Uilm Basilicata e il futuro incerto

La Uilm Basilicata chiede azioni concrete per il settore automotive in vista della riapertura dello stabilimento di Melfi, evidenziando preoccupazioni su occupazione e mancanza di sostegno governativo.
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Riapertura dello stabilimento di Melfi: le richieste della Uilm Basilicata e il futuro incerto - Gaeta.it

La situazione del settore automotive in Basilicata sta vivendo un periodo di transizione, mentre si avvicina la riapertura dello stabilimento di Melfi. La Uilm Basilicata ha recentemente espresso la necessità di passare dalle promesse di nuovi modelli Stellantis ad azioni concrete, sottolineando come il 2025 dovrà essere un anno cruciale per il futuro della produzione. La nota del sindacato espone le preoccupazioni legate alla mancanza di misure di sostegno da parte del Governo e le incertezze che gravano su lavoratori e indotto.

La riapertura dello stabilimento di Melfi e le sue sfide

Da domani mattina, lo stabilimento di Melfi riprenderà le attività, seppur con una riduzione dei turni e della produzione. Questo cambiamento è il frutto di un contesto complesso, segnato dalla necessità di adattarsi a capacità produttive più contenute. La Uilm Basilicata ha messo in evidenza le preoccupazioni sulla stabilità del lavoro e sull’impatto che queste scelte avrebbero sui dipendenti e sull’indotto.

Le difficoltà economiche e produttive che ha affrontato Stellantis nelle ultime settimane hanno spinto a ponderare il futuro dello stabilimento lucano. Queste incertezze si riflettono anche nell’andamento dell’occupazione, portando il sindacato a chiedere soluzioni immediate che possano garantire la stabilità lavorativa. La riapertura, pur rappresentando un passo avanti, non elimina le preoccupazioni riguardo ai livelli occupazionali e alla continuità produttiva.

Le richieste della Uilm Basilicata e l’importanza del tavolo regionale

Il 10 gennaio, è stato convocato un tavolo regionale dal presidente della giunta regionale, Vito Bardi, insieme all’assessore allo sviluppo economico, Francesco Cupparo. La Uilm ha richiesto che in quell’occasione vengano prese decisioni concrete per proteggere i lavoratori del settore automotive, inclusi i dipendenti delle attività collegate e della logistica.

La partecipazione alla manifestazione del 5 febbraio presso il Parlamento Europeo rappresenta un’ulteriore dimensione dell’impegno del sindacato per garantire i diritti dei lavoratori. La Uilm Basilicata ha fatto appello affinché le istituzioni si impegnino a sostenere un ramo industriale di grande rilevanza per l’economia locale; è fondamentale che venga trovato un equilibrio tra le necessità aziendali e la tutela dei lavoratori.

Il futuro dell’indotto e la situazione della logistica

Il comparto dell’indotto presenta sfide delicate che richiedono monitoraggio costante. La Uilm ha evidenziato la necessità di vigilare per comprendere meglio le implicazioni dei cambiamenti che si stanno registrando nel settore automotive. Le incertezze legate alla produzione possono avere effetti a catena, impattando anche le aziende che operano in ambito di fornitura e servizi.

Risulta preoccupante anche la situazione dei lavoratori della logistica. Dopo oltre un anno di attesa, non hanno visto realizzarsi la riduzione del 20% del contributo addizionale sulla cassa integrazione, sollevando dubbi sulla capacità del settore di garantire un supporto adeguato ai propri dipendenti. La carenza di misure di supporto al settore è una questione che necessita di attenzione immediata e risposte concrete da parte delle autorità competenti.

Ultimo aggiornamento il 7 Gennaio 2025 da Sara Gatti

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